Zona arancione 4 gennaio: cosa si può fare in Emilia Romagna e Marche

Regole su spostamenti, negozi, bar e ristoranti: ecco cosa cambia per un giorno. Colori e divieti: nuova stretta dopo il 7 gennaio. Le ipotesi

Il centro di Bologna in zona arancione (FotoSchicchi)

Il centro di Bologna in zona arancione (FotoSchicchi)

Bologna, 3 gennaio 2021 – Un giorno di allentamento. Nel mezzo del cammino di questo inizio di 2021 di colore rosso, quella di lunedì 4 gennaio è una giornata di pausa in zona arancione, che spezzerà il lockdown delle festività anche in Emilia Romagna e Marche. Vediamo quindi cosa si potrà fare per 24 ore, prima del nuovo passo indietro in zona rossa previsto per il 5 e il 6 gennaio e in vista del 7 gennaio, quando le regioni verranno a conoscenza del loro più prossimo futuro. Anche se pare già chiaro che non ci sarà un liberi tutti dopo l'Epifania.

Il focus Nuovo Dpcm dal 7 gennaio: spostamenti e scuola. Le ipotesi in Emilia Romagna e Marche

Il punto Contagi nelle Marche, il bollettino del 4 gennaio 

Si va verso una zona 'gialla rafforzata' fino al 15 con restrizioni su base nazionale che verranno chiarite probabilmente in un nuovo Dpcm (o decreto) il 7 gennaio. 

Le ultime indiscrezioni parlano di un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio che dovrebbe contenere misure che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce.

Dal 7 al 15 l'ipotesi è quella appunto di una zona gialla 'rafforzata' in tutta Italia, con stop agli spostamenti tra regioni (se non per ragioni di necessità) e weekend del 9 e 10 gennaio con regole da zona arancione. Quindi bar e ristoranti chiusi anche a pranzo per il servizio al tavolo, ma asporto consentito, e niente spostamenti tra Comuni (nel fine settimana). 

L'altra proposta prevede di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce per la settimana seguente. Il nuovo Report dell'Istituto Superiore di Sanità è previsto tra giovedì e venerdì prossimo.

Intanto, è stata ufficialmente rinviata l’apertura degli impianti sciistici slittata dal 7 al 18 gennaio, e con ogni probabilità solo nel caso in cui la Regione sia di colore ’giallo’. L’ufficialità è arrivata ieri a seguito dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. 

Il punto Ipotesi misure ponte fino al 15

Ecco le regole per il 4 gennaio, 24 ore di zona arancione.

Bar e ristoranti aperti per l'asporto dalle 5 alle 22 

Ristoranti, bar, pasticcerie e pubblici esercizi assimilabili rimarranno aperti esclusivamente per la vendita d’asporto, dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario.

Negozi aperti

Riaprono i negozi per un giorno in Emilia Romagna e Marche. Anche le attività commerciali rimaste chiuse in zona rossa potranno riaprire al pubblico negli orari compresi fra le 5 e le 22.

Spostamenti consentiti

In Emilia Romagna e Marche è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, e senza necessità di motivare lo spostamento. Dopo le 22 e fino alle 5 restano invece vietati gli spostamenti se non per comprovate esigenze con relativa autocertificazione a testimoniarlo. Gli spostamenti verso altri Comuni di Emilia Romagna e Marche sono sempre vietati, salvo in caso delle solite eccezioni supportate dall’autocertificazione. Restano in vigore tuttavia le deroghe di visita a un parente o un amico una volta al giorno, anche se al di fuori del proprio comune, così come gli spostamenti verso le seconde case, se all’interno della stessa regione, per motivi di necessità e/o manutenzione.

Sport e tempo libero 

Per emiliano romagnoli e marchigiani è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto anche presso aree attrezzate e parchi pubblici senza vincoli di prossimità al domicilio, ma sempre all’interno del proprio comune di residenza. Restano però chiuse palestre, piscine, teatri e cinema, riaprono circoli sportivi all’aperto.

Autocertificazione

L’autocertificazione non sarà richiesta a supporto di nessun spostamento svolto all’interno del proprio Comune di residenza. In qualsiasi altro caso, essa dovrà accompagnare lo spostamento, che dovrà perciò essere svolto solo se irrimandabile e motivo di necessità, lavoro o salute.