Roma, 25 giugno 2010.  OCCHI lucidi e tanta emozione per le giovani ricercatrici (un solo uomo in un ‘plotone’ di 11 premiati) che mercoledì sera, nello ‘spazio Cremonini’ a due passi dalla fontana di Trevi a Roma, hanno ricevuto gli assegni grazie ai quali potranno portare avanti e forse anche concludere i loro importanti studi nell’ambito alimentare. I riconoscimenti sono stati assegnati nell’ambito del premio Montana (azienda del Gruppo Cremonini carni di Modena) riservato a ricerche «virtuose».

Le donne hanno fatto la parte del leone, anzi delle leonesse. Tra loro Ester Grilli, dell’Università di Bologna, ricercatrice precaria con la grande passione per «gli agenti patogeni nella filiera della carne e del latte» che, con i 75mila euro guadagnati grazie alla sua relazione, potrà dare seguito ai primi risultati raggiunti. Come lei anche Paola Piombino e Danilo Ercolini (l’unico uomo, appunto) di Napoli che invece approfondiranno, con la stessa cifra, «l’obesità e la percezione sensoriale».

La cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Rai Livia Azzariti, ha visto protagonisti anche altri due gruppi di ricerca, tutti al femminile, che la giuria ha voluto premiare un menzioni speciali di 10mila euro ciascuno. «Siamo alla quarta edizione — ha detto il presidente e fondatore del gruppo, Luigi Cremonini — e sono davvero felice di poter aiutare questi giovani talenti e la ricerca universitaria. Ci ho creduto sin dall’inizio. Io sono un perito agrario e ho una laurea ad honorem in veterinaria: tutta la mia vita è stata un discutere di alimentazione. Giornate così nobilitano».

 Il compito di tradurre, per i non addetti ai lavori, il significato delle ricerche è toccato al presidente della giuria («totalmente indipendente»), Carlo Cannella, professore ordinario alla Sapienza di Roma e presidente Inran: «Sono questi ragazzi il nostro futuro». Emozionato anche l’ad di Montana, Giorgio Pedrazzi: «Un livello eccellente. Ci auguriamo che nei prossimi anni il premio cresca ancora»