ENRICO
Cultura e spettacoli

Antichi pilastrini sui sentieri del Giubileo

Barbetti Nell’anno del Giubileo e con un nuovo inquilino a San Pietro, vale la pena di ripercorrere un itinerario devozionale pensato...

Barbetti

Nell’anno del Giubileo e con un nuovo inquilino a San Pietro, vale la pena di ripercorrere un itinerario devozionale pensato un quarto di secolo fa per un altro anno giubilare, toccando uno dei segni più tangibili della profonda religiosità dell’Appennino: i pilastrini votivi. Sulle montagne emiliane e romagnole ce ne sono un po’ ovunque e la loro presenza è particolarmente fitta nella Valle del Savena, in territorio bolognese. Tra il capoluogo di Monghidoro e il fiume, nell’ormai lontano 2000 ne furono mappati dieci fra i più antichi e pregevoli, visibili in rapida successione partendo dalla chiesa parrocchiale e scendendo a valle per poi risalire in paese attraverso un reticolo di strade secondarie, mulattiere, sentieri e cavedagne. Di quei dieci manufatti, allora restaurati e rimessi in ordine, oggi ne restano in piedi nove, non sempre in condizioni ottimali, alcuni dei quali risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, eretti per ringraziare i santi o la Madonna per avere liberato il territorio dalla terribile epidemia di colera del 1855.