
Ai Chiostri di San Pietro, l’installazione di Thaddé Comar
Reggio Emilia, 27 aprile 2025 – La difficoltà di essere giovani oggi: è questo che raccontano le mostre che Fotografia Europea 2025 propone, in un’edizione che ne festeggia il ventesimo compleanno. ’Avere vent’anni’ è infatti il tema scelto dalla direzione artistica del festival, fornata da Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart. Un’edizione che celebra i vent’anni di vita del festival e lo fa guardando alle giovani generazioni che abitano il mondo, soprattutto in contesti difficili. Rispetto agli scorsi allestimenti, in questa occasione le fotografie esposte esprimono un maggior dialogo con altre forme d’arte presenti: video, installazioni, arredi. Tra i progetti espositivi ai Chiostri di San Pietro – fulcro della manifestazione con dieci mostre – ’Mal de Mer’ di Claudio Majorana, con i suoi scatti in bianco e nero, accompagna il visitatore a compiere un viaggio in Lituania, in un delicato e complesso universo dell’adolescenza. Di grande impatto emotivo anche la mostra ’You don’t die’, di Ghazal Golshiri e Marie Sumalla – rispettivamente giornalista iraniana e photo editor francese del quotidiano Le Monde – che documenta la storica rivolta del popolo iraniano scoppiata dopo la tragica morte di Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre 2022, quando la giovane aveva solo 22 anni. A provocare la sua morte sono state le violenze subite dopo l’arresto da parte della polizia morale, che ha ritenuto il suo modo di vestire non rispettoso dei rigidi codici imposti dalla Repubblica Islamica dell’Iran.
Le sette sale al piano terra dei Chiostri di San Pietro danno spazio a ’Daido Moriyama: A retrospective’: un progetto a cura del brasiliano Thyago Nogueira, che racconta i sessant’anni di carriera del fotografo giapponese, trascorsi a documentare e a esplorare la società giapponese del dopoguerra, modificando in modo decisivo la percezione della fotografia, attraverso immagini potenti ottenute con una sofisticata tecnica. Elaborando un’estetica basata sullo sgranato, sull’indistinto e sullo sfocato. Con un approccio artistico all’avanguardia, Daido Moriyama ha saputo raccontare il divario che si era creato nel suo Paese a seguito dell’occupazione militare del Giappone da parte degli Stati Uniti, tra l’antica tradizione del Sol Levante e un’occidentalizzazione accelerata. A Palazzo da Mosto trovano posto invece la committenza di Fotografia Europea, la mostra dedicata ai libri fotografici, i due progetti vincitori della Open Call, la collettiva dello Speciale Diciottoventicinque e quella di WeWorld e una mostra realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut. Gli spazi che accolgono le mostre del Circuito In, quello ufficiale, di Fotografia Europea 2025 sono i Chiostri di San Pietro, Palazzo Da Mostro, Palazzo dei Musei, Spazio Gerra, biblioteca Panizzi e Collezione Maramotti. Le sedi sono aperte dalle 10 alle 20 – fino all’8 giugno – ogni venerdì, sabato, domenica e nei giorni festivi. Il biglietto unico per i Chiostri di San Pietro e Palazzo da Mosto è 20 euro. È invece libera l’entrata per Palazzo dei Musei, Spazio Gerra, Panizzi e Collezione Maramotti. Al Circuito ufficiale si affianca quello Off, in diversi angoli della città e della provincia. Programma completo sul sito www.fotografiaeuropea.it