Chi l’avrebbe mai detto che i cantieri, spesso percepiti come spazi controversi con i loro cavi e ponteggi, potessero trasformarsi in luoghi d’incontro e intrattenimento. È proprio questa la scommessa di Cantieri sonori, un nuovo format di concerti ospitati negli spazi di tre cantieri di rigenerazione urbana e culturale del primo Appennino bolognese. La rassegna, ideata da Articolture e sviluppata in collaborazione con gli studi professionali coinvolti nei cantieri e al patrocinio degli Ordini Professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri di Bologna, debutta con una prima edizione pilota che prevede tre appuntamenti: il 6, 13 e 21 settembre, in tre cantieri diversi. Le location scelte sono l’ex cartiera Burgo a Lama di Reno, a Marzabotto; il Complesso Rurale del Palagio alla Rocchetta Mattei e il borgo di Campolo (Grizzana Morandi).
Queste aree cantierate saranno visitabili con tour guidati dai progettisti responsabili dei lavori e, successivamente, diventeranno il palco per i concerti. "In questo periodo storico in cui siamo circondati da cantieri, l’idea è stata quella di aprirei spazi, spesso fonte di polemiche per far conoscere i progetti di riqualificazione e coinvolgere le persone, rendendole parte attiva nel processo − spiega Stefania Marconi di Articolture −. Non dimentichiamo che le comunità locali hanno un forte legame emotivo con questi luoghi. L’ex cartiera, ad esempio, fino a 18 anni fa offriva lavoro a molte persone e quindi c’è curiosità nel capire cosa diventerà".
Dopo aver posato l’elmetto, necessario per garantire la sicurezza durante le visite, ci saranno i concerti con musicisti locali ma dal respiro internazionale. Il 6 settembre a Lama di Reno James Jonathan Clancy inaugurerà la rassegna con la sua opera introspettiva Sprecato, voce e musica elettronica. Il 13 settembre alla Rocchetta Mattei sarà la volta di Stefano Pilia chitarra in duo con il violoncellista Giuseppe Franchellucci. Infine, il 21 settembre Vincenzo Vasi e Valeria Sturba animeranno Campolo con una ’piccola orchestra’ composta da theremin, violino, basso e synth. Come racconta Marconi, la scelta degli artisti è stata accurata: "Abbiamo voluto accostare a questi luoghi, che guardano al futuro attraverso processi di rigenerazione e rinnovamento, musicisti dalle sonorità contemporanee e sperimentali, che spaziano dall’elettronica all’ambient, dal minimal al rock". Ingresso gratuito con prenotazione su www.articolture.it/cantierisonori: visite guidate dalle 17 alle 17,45/18 e i concerti alle 18,30.
Sara Ausilio