
Il vincitore Pierdavide Carone durante l'ultima puntata del programma Rai 'Ora o mai più', condotto da Marco Liorni
Rimini, 8 febbraio 2025 – Pierdavide Carone, cantautore ed ex allievo di ‘Amici’ di Maria De Filippi (dove vince il premio della critica e si classifica al terzo posto) si aggiudica il Premio della Critica al San Marino Song Contest 2025. L’artista 37enne, fresco vincitore del programma ‘Ora o mai più’ , ha ricevuto numerosi applausi al Teatro Nuovo di Dogana con il brano ‘Mi vuoi sposare?’: nella classifica generale del festival ha ottenuto l’11 posto su 20 artisti in gara. La giuria durante la serata ha scelto il rappresentante per San Marino al prossimo ‘Eurovision Song Contest’, il vincitore è Gabry Ponte con il brano “Tutta l'Italia”.
L’intervista a Verissimo
Oggi pomeriggio Pierdavide Carone ha partecipato alla trasmissione tv Verissimo dove ha aperto il suo cuore alla conduttrice Silvia Toffanin, confidando ai telespettatori aneddoti molto intimi della sua vita.
In merito alla partecipazione ad Amici nel 2010. “Sognavo di fare questo mestiere, ma ero timido e Maria De Filippi mi diceva di sciogliermi. Dopo due anni (sorride, ndr) ci sono riuscito. Lei mi ha fatto crescere e mi ha dato la possibilità di fare ascoltare la mia musica oltre il mio piccolo paese (Pierdavide è cresciuto a Palagianello, in provincia di Taranto, in Puglia, ndr)”.
Su Lucio Dalla. “La cosa pazzesca di Lucio è che mi ha insegnato tante cose su di me – racconta Carone –. C’erano aspetti come uomo e come artista che non sapevo neanche di avere, lui me li ha tirati fuori in qualche modo. A volte era anche ‘aggressivo’ ma lo faceva per il mio bene". Poco dopo la partecipazione al Festival di Sanremo in coppia, Lucio Dalla è morto. “E’ stata dura, è lì che la mia carriera si è un po’ inceppata. Fu una scelta mia defilarmi, perché mi invitavano soltanto per parlare del dolore legato alla sua morte e mi sembrava sgradevole nei confronti suoi e miei. Poi però ho talmente tanto aspettato che hanno iniziato a chiamarmi molto meno, perché si era esaurito il lutto. Non so se ho fatto bene o male, ma da lì è stato molto più difficile ripartire. Pensavo di avere perso il treno e invece oggi sto scoprendo che non è così. In quel periodo ho continuato a fare concerti in dimensioni più piccole e ho anche iniziato a insegnare musica: ho scoperto che trasmettere ai più giovani quello che so è molto bello. Ora sono molto impegnato per fortuna, ma non vorrei abbandonare l’insegnamento”.
Sulla malattia. “Io sono sempre stato ipocondriaco e per ogni cosa che vedevo di diverso nel mio corpo mi preoccupavo. E in quel caso meno male, sono andato subito dai medici che hanno scoperto un tumore, ma era in uno stadio tale per cui, nonostante fosse maligno, avevo le possibilità di curarlo chirurgicamente e le probabilità di guarire erano molto alte”. Il tumore però ha compromesso la possibilità per il cantautore di diventare padre in modo naturale: “Se vorrò diventare genitore dovrò trovare metodi alternativi. Questo mi ha fatto più male della malattia in sè”.
E’ di Carone il brano con cui Scanu ha vinto Sanremo
Nel 2010, Carone ha firmato il brano ‘Per tutte le volte che...’ con cui Valerio Scanu ha trionfato al Festival di Sanremo. Lo stesso anno ha pubblicato il suo primo album, ‘Una canzone pop’ (certificato doppio disco di platino) che ha raggiunto la prima posizione nella classifica Fimi. A settembre 2024 ha pubblicato il singolo ‘Hey’ seguito dall'album ‘Carone’ presentato live a Roma e Milano.
Cresciuto a Palagianello, in provincia di Taranto, si è avvicinato presto al mondo della musica, suonando nella rock band Whiskey & Cedro a quattordici anni e, poco prima dell'ingresso ad Amici, nei Terraròss, un gruppo di suonatori della Bassa Murgia.
La collaborazione con Lucio Dalla
Il 15 gennaio 2012 viene annunciata la sua partecipazione al 62º Festival di Sanremo in coppia con Lucio Dalla con il brano Nanì. Contemporaneamente al Festival esce il suo terzo album, Nanì e altri racconti prodotto da Lucio Dalla, quest'ultimo scomparso, a causa di un infarto, 12 giorni dopo il Festival di Sanremo.
Come è iniziata la collaborazione con il grande Lucio? “Gli ho fatto sentire delle canzoni chitarra e voce con la tremarella - racconta - come prima canzone gli feci ascoltare un pezzo orribile. Come terza invece gli feci ascoltare Nanì, su quella lui spense tutto e mi portò al ristorante. Finì lì, tornai a casa con le pive nel sacco (pensavo). Ma lui dopo qualche giorno mi chiamò per dirmi, un po’ offeso e risentito: “Sembra che non te ne freghi niente di lavorare con me, non mi hai fatto neanche una telefonata. Se non ti va non lo facciamo”. Ma io non pensavo che mi avesse detto di sì, per lui invece era chiaro il fatto che mi avrebbe prodotto il disco. Non sono stato io a convincerlo a fare Sanremo, lui voleva che facessi io il Festival, anche perché non era in un periodo creativo incentrato su di sé, stava riversando il suo sapere sulla mia di creatività. Ho saputo tutto dopo perché all’epoca ero piccolo e da quello che ho carpito lui e Morandi hanno trovato la quadra”.
Pierdavide e la lotta contro il tumore
Pierdavide ha dovuto affrontare anche un altro periodo nero. Il cantautore ha raccontato di aver messo in pausa la musica per colpa di un tumore: "In quel periodo mi sono ritrovato a essere io a rassicurare gli altri sul fatto che non stessi morendo. I medici, fortunatamente, lo hanno preso in tempo, e questo mi ha rasserenato, anche se chi girava intorno a me non lo era", ha raccontato in alcune interviste.
Una malattia che non gli permetterà di avere dei figli: “Se vorrò dei figli, li farò in un altro modo. Senza contare che non tutti devono per forza diventare genitori”.