PIERFRANCESCO PACODA
Ciao Rassegna Lucio Dalla

Angela Baraldi: “Lucio, scopritore di talenti”

La cantante riceverà il ‘Ballerino’ di Bologna Welcome il 4 marzo. E al Locomotiv porta il nuovo album solista ‘3021’

Angela Baraldi, cantante e attrice, è fra i premiati della rassegna 'Ciao - Rassegna Lucio Dalla'

Angela Baraldi, cantante e attrice, è fra i premiati della rassegna 'Ciao - Rassegna Lucio Dalla'

È stata amica e stretta collaboratrice di Lucio Dalla, ha raccontato nel documentario Dallamericaruso, come è nata la canzone capolavoro del cantautore bolognese e, proprio in suo ricordo, il 4 marzo riceverà il Premio Ballerino Dalla di Bologna Welcome all’Arena Del Sole nella serata conclusiva di Ciao-Rassegna Lucio Dalla per le forme innovative di musica e creatività. Angela Baraldi è una musicista sofisticata, che passa con disinvoltura dai toni essenziali del post punk a una capacità preziosa di utilizzare la melodia. Come nel suo recente album solista, 3021, che presenta stasera al Locomotiv (ore 21.30).

Signora Baraldi, il 4 marzo sarà all’Arena del Sole per ricevere il premio Ballerino Dalla.

"È un premio di Bologna Welcome e ne sono molto orgogliosa, perché questa bellissima rassegna è proprio nel segno di Lucio, è quello che lui avrebbe voluto. Scovare i nuovi talenti, cercarli, fidarsi del proprio gusto. E se qualcuno degli emergenti che verranno premiati un giorno diventerà una star del pop, come mi auguro, sarà anche grazie al lavoro Lucio Dalla".

Di recente aveva interpretato lei stessa nel documentario ‘Dallamecaruso’ di Walter Veltroni. Progetto, per altro, premiato l’anno scorso.

"Veltroni ha voluto che raccontassi i giorni meravigliosi della genesi di Caruso, una storia nota, ma per me, fonte di una emozione profonda. Era la prima volta, da quando ero con Lucio a Sorrento, dove soggiornò nella stanza dell’hotel Excelsior dove aveva vissuto Caruso, che tornavo in quei luoghi. E volevo evitare a tutti i costi di sembrare eccessivamente mielosa di fronte alle telecamere quando rievocavo quei momenti. Ma non c’è stato nulla da fare, la commozione ha iniziato a salire, impossibile bloccarla… Pensi che quando Veltroni mi ha contattato, sino a giorno precedente alle riprese, non sapevo che avremmo girato lì… è stata una sorpresa. Il regista mi ha anche chiesto, per prepararmi, se avessi voluto dormire in quella suite la sera prima…non ce l’ho fatta…".

Stasera invece presenta il suo album, che esce per Caravan, etichetta di De Gregori.

"A Francesco De Gregori mi lega una lunga amicizia. C’è un sentimento che ci accomuna. Siamo entrambi spietati quando ci viene chiesto di dare un giudizio su un lavoro musicale. Di lui mi fido, così gli ho fatto ascoltare quello che avevo già registrato. Ed è stato entusiasta, al punto da propormi di realizzare il disco per la sua etichetta. E, per iniziare a promuoverlo, ha voluto che aprissi i suoi concerti in estate".

Lavorare con una personalità come quella di De Gregori significa essere anche pronta a far cambiare rotta al lavoro.

"Adesso che il disco è uscito, posso dire che lo temevo. Quando, nel 2022 ho iniziato a pensare a 3021, ho scelto di occuparmi interamente dell’album, volevo che fosse autoprodotto e per questo ho rivestito anche il ruolo di direttrice artistica. Volevo che le canzoni mi rispecchiassero completamente, senza interventi esterni… Se Francesco mi avesse chiesto di cambiarle, come mi sarei comportata?...Non lo… Ma per fortuna mi ha detto che per lui andava bene la direzione che avevo scelto e di continuare da sola".

Forse il suo disco più personale, più intimo.

"Certo, sin dall’inizio ho voluto che tutto fosse frutto della mia ispirazione. Ho lavorato alle musiche insieme al chitarrista Federico Fantuz, mio storico collaboratore. Ne è uscita una raccolta di ballate che, da un punto di vista del suono, sono espressione del mio universo, quello con il quale mi sono formata, la new wave, il punk anche, tutte partiture scarne, minime, che permettono alle parole di emergere, di urlare".