DAMIANO VENTURA
Cultura e spettacoli

Dardust e ’Urban Impressionism’. Sinfonia tra estetiche diverse

L’artista, produttore richiestissimo, è questa sera all’Arena dello Stadio dei Pini, per ’Trebbo in musica’ .

Dardust presenta stasera il suo nuovo progetto, più intimo ed essenziale

Dardust presenta stasera il suo nuovo progetto, più intimo ed essenziale

Produttore richiestissimo che ha firmato successi per tutti, Dardust, al secolo Dario Faini, arriva a Ravenna Festival. Appuntamento stasera all’arena dello Stadio dei Pini di Milano Marittima (ore 21.30, posto unico numerato 25 euro, ridotto 22, under 18: 5 euro; info e prevendite: telefono 0544-249244 – www.ravennafestival.org), nell’ambito del ’Trebbo in musica’. Dopo aver firmato successi per tutti ora Dardust si è dedicato al lato più visionario del suo estro, come testimonia il suo nuovo progetto, ’Urban Impressionism’ .

Sinfonia matura e imponente, in cui gli archi e il pianoforte accolgono le frizioni dell’elettronica, ’Urban Impressionism’ è un manifesto sonoro e una fusione a freddo tra estetiche diverse, per immergersi in seducenti geometrie e architetture. Si tratta di uno spettacolo diverso da quelli proposti in passato da Dardust. Un desiderio di raccontarsi, quello di Faini, che è il naturale controcanto alle tante occasioni in cui, nei panni di produttore.

Autore e produttore d’eccezione, ha firmato numerosi grandi successi per cantanti che vanno da Elodie a Elisa, da Mahmood ad Alessandra Amoroso, dai Thegiornalisti fino a Angelina Mango, finendo per vantare un palmarès di oltre 70 dischi di platino.

Nel 2021 ha collaborato con artisti internazionali in occasione della sua performance alla 66°edizione dell’Eurovision Song Contest, ha firmato la colonna sonora del passaggio della bandiera olimpica tra Pechino 2022 e le prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 ed è stato chiamato ad esibirsi per rappresentare Roma nella sua candidatura ad Expo 2030. A fine 2022 ha pubblicato l’album ’Duality’ per Sony Masterworks e ’Artist First’, un doppio album in cui separa le sue due anime o emisferi cerebrali, piano solo ed elettronica, cui ha fatto seguito il ’Duality Tour’ nei teatri italiani e club europei: uno show in due atti in cui ha messo in scena l’anima intima e minimalista del piano solo alternata alle atmosfere del set elettronico. Con questo progetto Dardust - che porta i nomi dei propri miti, David Bowie e i Dust Brothers, ora Chemical Brothers - ha voluto mettersi a nudo, mettendo al centro l’architettura brutalista e riducendo tutto all’essenziale.