
"In questo tour c’è un’intimità speciale con il pubblico che è cresciuto con noi". Le sorprese in scaletta
C’è chi li ha ballati nei club con in tasca un Nokia 3310 e chi li scopre oggi su TikTok: gli Eiffel 65 arrivano stasera in piazza Saffi alla ‘Notte rosa’ di Forlì per un grande concerto gratuito che unisce le generazioni. Il duo nato negli anni Novanta salirà sul palco insieme a Marvin e Andrea Prezioso, dopo l’open show con dj set di Kubik & Cire vocalist.
Maurizio Lobina (Maury), cosa dobbiamo aspettarci dal vostro live?
"Sarà uno show nuovissimo, frutto di una revisione di tutto il sound, pur nel rispetto delle canzoni più note. Il nostro obiettivo è realizzare uno show bello e coinvolgente dall’inizio alla fine".
È cambiato il vostro modo di fare concerti nel corso del tempo?
"In buona parte è cambiato il modo che abbiamo di viverli. Anche quando siamo stati fermi da un punto di vista discografico, abbiamo sempre continuato a macinare concerti e siamo sempre andati molto bene. In questo ultimo tour, però, c’è qualcosa di diverso: una buona dose di commozione. Ci sentiamo molto più vicini al pubblico, come se le persone che vengono al concerto ci conoscessero da sempre".
Molti di loro sono cresciuti con voi.
"Sì, è vero, ma è anche vero che non siamo molto social: le persone sanno poco di noi. Se abbiamo raggiunto questo grado di intimità è esclusivamente grazie alla musica e all’impatto che i nostri pezzi hanno avuto nella vita delle persone. Quando il pubblico ai piedi del palco canta i nostri brani, non lo fa semplicemente perché conosce il testo a memoria, ma perché attraverso quel testo canta un certo momento della sua vita: magari gli ricorda il primo bacio, o l’esame di maturità, o i nonni… Noi non lo possiamo sapere, ma sappiamo che per ognuno c’è una storia diversa. Questo è quello che abbiamo sempre voluto fare: regalare alle persone una colonna sonora per i loro momenti. Se ci riesci, ti ritrovi come noi, a girare il mondo suonando ancora canzoni scritte 25 anni fa".
La vostra ‘Blue’ è diventata un’icona della musica dance internazionale. Quando l’avete scritta, immaginavate che avrebbe avuto un impatto così duraturo?
"’Blue’ ha dimostrato di essere molto più grande anche di noi. La cantano in tutto il mondo, ha vinto decine di premi e anche quando Guetta l’ha ripresa, un paio d’anni fa, ha continuato a macinare riconoscimenti, come la prima volta. È un fenomeno unico nella storia della musica italiana. Un successo del genere non te lo puoi immaginare".
Cosa provate oggi verso ‘Blue’? Vi divertite ancora a suonarla?
"Proviamo immensa riconoscenza. Non ci siamo mai annoiati di ‘Blue’, in parte perché ne proponiamo versioni sempre nuove, e in parte perché ogni volta è bellissimo vedere la reazione del pubblico: già dalle prime note viene giù tutto".
Quello è il vostro successo più grande, ma ce ne sono tanti altri che hanno fatto la storia. Tra questi anche ‘Viaggia insieme a me’ che, grazie a una collaborazione con il rapper Guè ha dato vita a ‘Fare a meno di te’. Come è nata l’idea?
"L’idea era di rilanciare il pezzo e per farlo avevamo già ascoltato le versioni di altri rapper, ma ogni volta mancava qualcosa nel testo che abbiamo, invece, trovato in Guè. ‘Viaggia insieme a me’ la scrissi un anno prima di diventare padre, immaginando come sarebbe stato. Quando abbiamo letto la sua barra che dice ‘e quando tu potrai fare a meno di me, sono io che non potrò più fare a meno di te’ abbiamo sentito la profonda verità di quelle parole, come se si chiudesse un cerchio. Sul palco la eseguiremo a modo nostro: sarà una bella sorpresa".