
"Nei film di Méliès rivive tutto l’universo dei libri con taglio in oro delle premiazioni; l’universo delle fiabe filtrate dalla...
"Nei film di Méliès rivive tutto l’universo dei libri con taglio in oro delle premiazioni; l’universo delle fiabe filtrate dalla lanterna magica, dei viaggi attorno al mondo, dei grandi funamboli e dell’arte illusionistica, dei finti mobili gotici in velluto frangiato" scriveva Henri Langlois, degli archivi amministrativi della Cinémathèque française. E al Cinema Ritrovato il 22 giugno si avrà la fortuna di vedere 7 corti di inizio secolo di George Méliès in un contesto unico: ovvero coi commenti scritti dallo stesso regista e proferiti dall’imbonitrice più famosa del mondo, Julie Linquette.
A proposito del termine boniment, imbonimento: "Tratto dal vocabolario degli antichi prestigiatori, non ha equivalenti nella nostra lingua. Come, infatti, esprimere ciò che si dice mentre si esegue un numero di magia? Non è un discorso, tanto meno un sermone, una narrazione, una descrizione. L’imbonimento è semplicemente la favola destinata a dare a ogni trucco di prestigio le sembianze della verità", scrisse l’illusionista Jean-Eugène Robert-Houdin.