Un disegno di Raffaello Sanzio, unico superstite di una collezione molto più ampia e poi dispersa nei secoli, torna in esposizione dopo 24 anni per una mostra che si aprirà sabato ai musei civici di Pesaro. Per 24 anni è stato all’interno di una cassaforte della biblioteca Oliveriana, non solo perché la luce potrebbe danneggiarlo, ma anche per i ladri. Perché è stato stimato due milioni di euro qualche anno fa sul mercato italiano, quattro in più se venduto all’estero. Era dentro una collezione di disegni – oltre 800 fogli – che hanno come genesi la bottega del divin pittore urbinate. Doni di Raffaello all’amico e allievo Timoteo Viti, patrimonio poi terminato alla famiglia pesarese degli Antaldi attraverso un matrimonio. Diversi i Raffaello che erano all’interno di questa collezione poi venduti per varie ragioni e tra queste c’è anche la ripudiata regina d’Inghilterra, Carolina di Brunswick per molti anni ospite degli Antaldi a Pesaro.
Comunque un percorso quello pensato dai curatori che va a cogliere quel filo conduttore di pittori che sono legati in qualche modo alla figura e alla scuola di Raffaello Sanzio. Perché in questo ‘viaggio’ creato e curato dalla storica dell’arte Anna Cerboni Baiardi con la collega Anna Maria Ambrosini, vengono esposte opere anche di Federico Barocci – su questo pittore è in corso una grande mostra a Urbino –, quindi di Simone Cantarini e Giovanni Andrea Lazzarini. Un viaggio nella storia della pittura che parte dal Cinquecento per arrivare fino al Settecento. Il tutto all’interno di un museo che accoglie anche uno dei massimi capolavori del Rinascimento, la pala di Pesaro di Giovanni Bellini.
Il disegno di Raffaello è un lavoro preparatorio per una pala d’altare che è ora conservata al museo di San Paolo in Brasile ed è su due facciate dello stesso foglio. In totale sono una quarantina le opere che verranno esposte all’interno di un percorso che si snoda e parte da una sala riservata alle ceramiche istoriate prodotte nel territorio del Ducato di Urbino. Ad arricchire il percorso dei disegni anche cinque dipinti alcuni dei quali messi a disposizione dei curatori da collezionisti privati.
Un evento quello che si aprirà sabato alle 18,30 ai musei civici di Pesaro, che rientra all’interno delle iniziative di Pesaro Capitale della Cultura e questa mostra si chiama ‘Capitale del disegno’. L’esposizione andrà avanti fino al 17 novembre. Stando ai curatori di questa esposizione "i disegni permettono al visitatore di entrare nella dimensione più creativa dell’elaborazione artistica, di ammirare il valore sintetico di una linea o la morbidezza di un disegno sfumato, di godere di una immagine funzionale a un progetto o semplicemente di una esercizione di stile fine a se stessa. In diversi casi i disegni dialogano con alcuni dipinti selezionati, compresi nel percorso museale, ma anche con opere inedite o poco note concesse per l’occasione da collezionisti pubblici e privati che arricchiscono così la conoscenza e la ricerca".