Ivano Marescotti è morto, l’attore aveva 77 anni

Era ricoverato in ospedale a Ravenna a causa di un peggioramento delle condizioni di salute legate a una grave malattia. Lascia la figlia Iliade e la moglie Erika Leonelli, sua ex allieva, che aveva sposato un anno fa

Ravenna, 26 marzo 2023 – E’ morto Ivano Marescotti (video). L’attore bagnacavallese aveva 77 anni. Era da qualche giorno ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia. Lascia la moglie Erika Leonelli, sua ex allieva e la figlia Iliade, nata da un precedente matrimonio.

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Il matrimonio

Marescotti aveva sposato Erika Leonelli, sua terza moglie, esattamente un anno fa, il 26 marzo 2022, nella cornice della sua Villanova, frazione di Bagnacavallo. Avevano pronunciato il sì in mezzo ai ricordi e alle storie custodite dall’Ecomuseo delle Erbe Palustri, usando, per suggellare l’unione, la lingua doc della terra di Romagna, il dialetto.

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L’accademia teatrale

Proprio pochi giorni fa, inoltre, aveva presentato a Ravenna la sua Accademia Marescotti. Pur continuando la collaborazione con il Circolo degli Attori e con le istituzioni ravennati, l’attore aveva deciso di mettersi in proprio dopo sei anni di proficua attività, dando continuità alla struttura didattica esistente che sarebbe ripartita dal prossimo novembre.

I primi passi come attore

Nato a Villanova di Bagnacavallo il 4 febbraio 1946, dopo il diploma al liceo artistico Nervi-Severini Marescotti lavora per dieci anni all'Ufficio Urbanistica del Comune di Ravenna. Nel 1981, però prende la decisione che dà avvio alla sua carriera: si licenzia e inizia a fare l’attore a tempo pieno. Lavora con grandi nomi come Leo de Berardinis, Mario Martone, Giorgio Albertazzi e Marco Martinelli. L'esordio al cinema è del 1989, nel film ‘La cintura’.

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I grandi film e il premio

Nella sua carriera Marescotti recita in oltre cinquanta film, lavorando con registi quali Ridley Scott e Roberto Benigni ('Johnny Stecchino' e 'Il Mostro'), nonché Pupi Avati, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati. Gli apprezzamenti non si lasciano attendere e per Marescotti arrivano sei candidature al Nastro d'argento, che vince nel 2004 per l'interpretazione nel cortometraggio ‘Assicurazione sulla vita’ di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.

La Romagna e il recupero del dialetto

Nel 2002 il Comune di Conselice gli affida la gestione del teatro comunale dove, oltre a gestire un cartellone teatrale nazionale, progetta e produce i propri spettacoli. Nel 2004 costituisce la Patàka Srl con la quale gestisce le proprie proposte culturali.

Intenso e incessante il suo lavoro di recupero del dialetto romagnolo prima sui testi di Raffaello Baldini. Particolare la sua rilettura e riscrittura di grandi come Dante (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia) e Ariosto (Bagnacavàl, una contaminazione tra il basso romagnolo e l'Orlando Furioso).

Il ritiro dalle scene

Tra gli ultimi film interpretati da Marescotti c’è 'Bar Giuseppe' di Giulio Base. Poi, un anno fa, l’attore si era ritirato dalle scene per dedicarsi esclusivamente, come aveva annunciato su Facebook, al 'Teatro Accademia Marescotti', la sua scuola di teatro con sede a Ravenna della quale, proprio pochi giorni fa aveva presentato la nuova edizione.

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L’ultimo lavoro

Nel profilo Facebook di Marescotti compare la locandina di uno spettacolo, diretto proprio da lui, dal titolo ‘Nudi’, la cui prima era stata fissata per il 16 aprile prossimo al teatro Socjale di Piangipane, nel Ravennate. ‘Nudi’, come si legge nella presentazione, “vede in scena nove attori, tutti ex allievi dell’Accademia Teatrale di Ivano Marescotti. Il filo conduttore sono le relazioni umane e la difficoltà di gestirle con trasparenza e rispetto. In questo periodo post pandemia le relazioni, sempre più fragili, finte e precarie, sono divenute ancora di più oggetto di analisi. Siamo talmente abituati ad apparire che ci dimentichiamo di essere”.

Il cordoglio della politica

Tra i primi a esprimere condoglianze alla famiglia di Marescotti oggi c’è stato il sindaco di Ravenna nonché presidente della Provincia, Michele de Pascale. “Apprendiamo con enorme dispiacere della morte di Ivano Marescotti – si legge nella nota -, artista e attore di grande talento del nostro territorio, con una carriera di successo ricca e poliedrica. Amatissimo e stimato, era un punto di riferimento per la comunità culturale ravennate grazie anche ai suoi partecipatissimi laboratori teatrali e alle iniziative di Tam -Teatro accademia Marescotti; proprio di recente aveva presentato diverse novità relative all’accademia e a una nuova associazione per promuovere la cultura e la crescita personale. Alla sua famiglia e ai suoi cari vanno le più sincere condoglianze da parte mia e di tutta l’amministrazione ravennate”. Anche la sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni, ricorda Marescotti che ”come pochi altri ha saputo interpretare lo spirito della nostra terra, con ironia, intelligenza e profondità, raggiungendo la notorietà nazionale e internazionale che meritava. Tante e preziose, negli anni, le collaborazioni con il Comune e il territorio bagnacavallese, dalla lettura di Dante dalla Torre civica al contributo per la nascita del nuovo Ecomuseo delle Erbe Palustri della sua Villanova, passando per spettacoli, recital e iniziative per la valorizzazione del linguaggio teatrale e delle tradizioni locali. Per tutti noi un grande dolore. Un abbraccio ai suoi familiari da parte dell’amministrazione comunale di Bagnacavallo e dell’intera comunità.”. Condoglianze alla famiglia dell’attore anche da parte della sindaca di Conselice, Paola Pula, che sul proprio profilo Facebook ha scritto di essere “molto addolorata”, ricordando la collaborazione di Marescotti “con il Comune di Conselice, portata avanti per ben 16 anni nella programmazione teatrale del Teatro comunale. La collaborazione è terminata nel 2018 ed è stata un'escalation per il nostro teatro e con esso per la cultura conselicese a esso strettamente legata. È stata una bella avventura”. E ancora: “Ai famigliari va il nostro pensiero e affetto.. Ivano ha saputo elevare il romagnolo a lingua identitaria e unica e diffondere la cultura nel teatro, luogo magicamente popolare e unico. Ci mancherai . Grazie”. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore in una nota ha scritto che “con Ivano Marescotti se ne va un grande attore figlio della nostra terra e orgoglio per l’Italia. Capace di passare dalla fiction al teatro, al grande cinema, dal dramma alla commedia, interpretando piccoli e grandi ruoli, spesso indimenticabili. La sua vita professionale è stata una autentica storia d’amore per la recitazione, le radici e il coraggio delle idee. Alla sua dolcissima famiglia vanno il cordoglio e l’affetto senza limiti di Bologna”. Anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha ricordato “un grande artista, interprete dei valori della propria terra ma capace anche di parlare il linguaggio universale dell’arte. Un attore poliedrico, un artista completo, un autore, che ha saputo trasmettere l’amore per la cultura e per il teatro. Alla sua famiglia, ai suoi cari, giungano le più sentite condoglianze mie personali e della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”. Condoglianze alla famiglia e alle persone care a Marescotti anche da parte della segretaria Pd, Elly Schlein: “Ivano Marescotti è stato un attore straordinariamente poliedrico al quale dobbiamo interpretazioni indimenticabili. Un uomo profondamente impegnato e legato al territorio”. Un saluto particolare da parte dell’Anpi di Bagnacavallo e dell’Anpi nazionale che su Twitter scrive: “Salutiamo con dolore Ivano Marescotti, attore e antifascista di cuore e di vita. Aveva da pochissimo rinnovato l’iscrizione alla nostra Associazione con un bellissimo messaggio pubblico. Ciao Ivano, non ti dimenticheremo”.

I ricordi del mondo dello spettacolo

Sui social innumerevoli i ricordi che si susseguono tra cui quello dello scrittore Eraldo Baldini che saluta “un altro amico che se ne va, lasciandoci più soli. Non potrò mai dimenticare le tante chiacchiere (rigorosamente in romagnolo) che abbiamo fatto, le risate. Riposa in pace, amico mio”. Il giornalista Marino Bartoletti ricorda “un attore di una poliedricità quasi unica. Poteva tener testa a Checco Zalone o Roberto Benigni nel far caciara, o veleggiare senza timidezze nei film hollywoodiani (‘King Arthur', o ‘Hannibal’ di Ridley Scott). E poi c'erano la sua simpatia, la sua amabilità, la sua grinta, la sua incazzosa coerenza e perché no la sua sboronaggine romagnola. Sapeva essere spalla e primatttore (sia al cinema che a teatro) con la stessa incantevole disinvoltura. Era un uomo di una generosità infinita. Adorava la sua terra (che è anche la mia): al punto da non averla mai lasciata. Fra noi parlavamo solo in dialetto. Mi mancherà tanto, porca vigliaca!”. Anche i colleghi hanno lasciato messaggi per Marescotti: tra questi gli attori Maurizio Mattioli e Giulio Base che scrive “Che dolore: Ivano se ne è andato troppo presto. Mancherà tantissimo”. L’attore Tony Palazzo si rivolge direttamente al collega e amico Ivano: “Caro Ivano Marescotti, che immensa tristezza leggere che anche tu non sei più fra di noi. Sei stato un grande attore. Ricordo con affetto le tante risate e le lunghe chiacchierate che ci siam fatti in quel pazzo set de "Mario e il mago". E quante risate nella mia macchina, quando andavamo in giro nelle pause del film o per arrivare sul set. Ricorderò sempre quella battuta di presentazione che tu, portiere dell'hotel, mi facevi per la mia vittoria della gara dei camerieri: "My compliments!" con quel tuo sorriso sornione che ti contraddistingueva e che ci ripetevamo, divertiti, ogni volta che ci si rivedeva.”. Il cantautore bolognese Andrea Mingardi scrive un lungo post dedicato all’amico: “L'avevo sentito una decina di giorni fa. Non stava male. Sapevo che era malato da tempo ma teneva botta. Un'agenzia, vista la nostra fortunata collaborazione musicale, ci aveva proposto di fare alcuni spettacoli teatrali insieme. La sua voce era intatta e lo spirito anche. Si era risposato da poco con una signora più giovane di lui e, pur tessendosi ritirato, conduceva una prestigiosa scuola teatrale a Ravenna. Ivano, un amico che già nel 2.000 ,mi aveva regalato nel disco "Ciao ragaz" un prestigioso monologo sul "Conte Ugolino" di dantesca memoria. Che dispiacere. Per me è stato un colpo al cuore. Non ero pronto e, nonostante si professasse fatalista, non lo era nemmeno lui. Di Ivano rimangono tante cose e, personalmente, oltre all'affetto trentennale, porterò con me il suo smisurato talento. Uno dei pochi attori che mi faceva sempre ridere e... pensare. La sua recitazione delle poesie di Raffaello Baldini rimane qualcosa di insuperabile”.