AMALIA APICELLA
Cultura e spettacoli

L’arte dell’acquarello, fluida e leggera

"Il processo più fluido e il più leggero, tutto trasparenze e velature, un’acqua appena tinta, che non ha corpo e...

"Il processo più fluido e il più leggero, tutto trasparenze e velature, un’acqua appena tinta, che non ha corpo e che svapora subito". Così il pittore Charles Moreau-Vauthier descriveva l’acquarello. Un’arte che fino a sabato si potrà ammirare passeggiando per le piazze bolognesi, cornici di suggestive sessioni di pittura en plein air aperte al pubblico. In città inaugura infatti la sedicesima edizione di ‘FabrianoInAcquarello’, il convegno internazionale della pittura ad acqua su carta organizzato dall’associazione InArte. Una manifestazione che celebra la creatività, l’incontro tra culture e la forza unificante dell’arte, alla quale partecipano 88 Paesi, 1.200 opere selezionate e centinaia di artisti.

La prima parte si svolgerà sotto le Due Torri, al teatro Arena del Sole. La seconda, dal 27 al 29 aprile, a Fabriano, per poi proseguire a inizio maggio con un viaggio itinerante tra Appennino bolognese e marchigiano e un webinar a novembre. I convegni all’Arena del Sole vedranno protagonisti artisti, produttori di materiali tecnici, galleristi e curatori, in una tre giorni di incontri, performance e laboratori live. "Bologna rappresenta per noi un abbraccio urbano straordinario, che accoglie la nostra comunità artistica internazionale con il calore della sua storia e l’energia della sua contemporaneità - ha detto Anna Massinissa, direttrice artistica e fondatrice del progetto -. La partecipazione di tanti Paesi è la dimostrazione che l’arte sa parlare a tutti, superando ogni confine. In un momento storico in cui la connessione umana è fondamentale, questo evento rappresenta un’ancora di bellezza e respiro collettivo".

In occasione dell’apertura bolognese è stata inaugurata all’Arena del Sole una mostra speciale dedicata alla ricerca artistica al femminile, con cinque artiste di rilevanza internazionale: Angela Barbi, Dragana Pajkovic Dodig, Giuseppina Tartagni, Simonida Filipova Kitanovska e Teresa Jorda Vito.

a. a.