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Marco Vinco è il direttore del Macerata Opera Festival

Con una carriera da cantante lirico di fama internazionale, ha collaborato con direttori come Muti e registi come Martone

Marco Vinco è il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival

Marco Vinco è il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival

Il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival per il prossimo triennio è Marco Vinco, nato nel 1977 a Verona, direttore del teatro Salieri di Legnago. È stato scelto da una rosa di cinque candidati comprendente Giuseppe Acquaviva, David Crescenzi, il francese Olivier Descotes ed Edoardo Bottaccin. L’interesse del Consiglio di Amministrazione si è indirizzato su Vinco "per il curriculum eterogeneo – si legge nella nota dell’Associazione –, che ruota intorno a un grande tema: la promozione e la divulgazione della cultura musicale, nell’ambito di una visione integrata del territorio". "La notizia della mia nomina – dice Vinco, che in questo momento si trova a Cosenza per le prove della Turandot di cui firma la regia – è stata una grande emozione. Sono onorato di ricoprire questo ruolo allo Sferisterio, dove si sono succeduti grossi nomi del panorama musicale italiano. Sono stato chiamato da una grande istituzione che ha dimostrato negli anni di essere un’eccellenza".

Ad agosto Paolo Gavazzeni, il precedente direttore artistico che ha lasciato dopo un anno per un altro incarico, aveva disegnato la nuova stagione presentando le tre opere in cartellone nel 2025: La vedova allegra di Franz Lehar, e due opere di Verdi, cioè Rigoletto e Macbeth. "Sono ottimi titoli. Ho grande stima di Gavazzeni che anni fa mi aveva scritturato come cantante in Arena. Ci siamo conosciuti in ruoli diversi ed è per me un piacere ricevere ora il suo testimone". Vinco è stato un cantante e si è esibito fino al 2018 prima di avviare questo nuovo capitolo. "Non ho mai avuto l’occasione di cantare nell’arena maceratese che per me è un luogo familiare avendone sentito parlare spesso da zio Ivo Vinco e da zia Fiorenza Cossotto. Allo Sferisterio, che trovo un luogo magico e affascinante, ho assistito a molti spettacoli".

Lorenzo Monachesi