
Domani in prima nazionale a Reggio il nuovo progetto di Habib Koitè. Ecco i protagonisti internazionali
Grazie a Peter Gabriel, alla sua etichetta Real World e al suo festival womad, il grande patrimonio delle musiche etniche è diventato famigliare alle nostre orecchie, a volte percepito persino come ‘pop’, popolare, appunto. Un’opera di divulgazione che ha permesso di conoscere e apprezzare suoni che arrivano da quelli che Battiato avrebbe definito ‘mondi lontanissimi’ e che, invece, percepiamo come molto vicino. È il caso dei nomi presenti nel cartellone di Mundus, edizione numero 30, che porta in regione, grazie a Ater, 16 concerti che mettono in scena le radici, invitandoci a scoprire le relazioni, intense, tra tradizione e modernità. Inaugurazione domani nei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia con il Mandè Sila Quartet, guidato da Habib Koitè, che ha messo insieme un gruppo di virtuosi di strumenti africani: un viaggio sonoro che attraversa Mali, Costa d’Avorio e Senegal, per narrare quanto gli intrecci tra il Delta del Mississippi e l’Africa siano inestricabili e come la cultura orale di quel continente abbia influenzato profondamente la nascita prima del blues, e poi del rock. Si prosegue il 2 luglio a Carpi, piazzale Re Astolfo, con Joan Thiele, giovanissimo talento italo-colombiano, che il grande pubblico ha conosciuto per la sua partecipazione all’ultimi Festival di Sanremo, e che porta a Mundus le canzoni del nuovo album ’Joanita’ fortemente ispirato al lavoro degli autori delle colonne sonore del cinema italiano degli Anni ’70, mescolato con frammenti di esotismo come memoria della sua terra. Terzo concerto il 3 luglio a Correggio, Cortile del Palazzo dei Principi, con la scozzese Emma Morton, rivelazione di X-Factor, interprete di un repertorio composto da ballate del folk inglese. E inglese è anche Izo Fitzroy, cantautrice cresciuta a Londra, e influenzata dalla ricchezza di citazioni e fonti che fanno della megalopoli un riferimento obbligato per la world music contemporanea, che per lei ha il senso del music, la musica dell’anima, che per la comunità afro americana è, dagli Anni ’60, la via più affascinante per mettere insieme sentimenti e consapevolezza sociale. Il 7 luglio nei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Nel ricchissimo programma, che va avanti sino all’1 agosto, spiccano altre voci importanti. Come quella di Adi Oasis (14 luglio, stesso luogo), artista franco-caraibica che vive in America: suona anche il basso e esprime dal vivo tutta l’energia di ritmi funk che si susseguono in modo irresistibile, travolgendo l’ascoltatore, tra memorie di Grace Jones e della musica zouk, nata nei Caraibi. Arriva a Mundus con le composizioni del suo nuovo disco, ’Lotus Glow’. Un’altra cantante e trombettista particolarmente originale è la giovane barcellonese Alba Armengou, che il 15 luglio riempirà il Palazzo dei Principi di Correggio, con le suggestioni che affollano le vie della città catalana, tra folk spagnolo e echi latino americani. Finale l’1 luglio a Sorbolo Mezzani, nella piazzetta Centro Civico, con la cantante portoghese originaria di Capoverde, Carmen Souza. Il programma completo è su https://www.ater.emr.it/it/festival-e-rassegne/mundus-2025.