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Museo Byron a Ravenna: successo internazionale e affluenza record

Il Museo Byron a Ravenna, restaurato dalla Cassa di Risparmio, attira l'attenzione internazionale e registra affluenze record.

Il Museo Byron a Ravenna, restaurato dalla Cassa di Risparmio, attira l'attenzione internazionale e registra affluenze record.

Il Museo Byron a Ravenna, restaurato dalla Cassa di Risparmio, attira l'attenzione internazionale e registra affluenze record.

Il Museo Byron e del Risorgimento, aperto da pochissimo a Palazzo Guiccioli a Ravenna grazie ad un importante restauro voluto e finanziato dalla Cassa di Risparmio di Ravenna, sta avendo un ritorno molto importante sulla stampa internazionale e anglosassone in particolare.

La prestigiosa rivista inglese ‘Country Life’, riferimento settimanale per eccellenza degli appassionati di antichità, belle arti, giardini e architettura, ha dedicato un servizio al museo nella sua edizione cartacea, riprendendo tutta la vicenda letteraria, sentimentale e risorgimentale di Lord Byron e concludendo l’articolo con i versi del poeta inglese dedicati ai suoi ideali e sentimenti forti, di cui l’esperienza ravennate fu a tutti gli effetti il momento più intenso e decisivo (‘But I’ve lived and have not lived in vain’, ovvero ‘Ma io ho vissuto e non ho vissuto invano’).

Dopo il The Guardian ed il The Time, un’altra importante testata inglese dedica un’attenzione speciale al Museo Byron e del Risorgimento.

Dopo la tre giorni di inaugurazione e apertura al pubblico, che ha visto un successo straordinario di affluenza con oltre duemila persone registrate, il Museo sta già registrando numerosissime presenze e prenotazioni alla biglietteria, anche dall’estero e da scolaresche di varie parti d’Italia.

Tra i visitatori dei primissimi giorni anche una presenza speciale: Gene Gnocchi (foto), scrittore, conduttore televisivo e comico che è arrivato al Museo a sorpresa ed è rimasto particolarmente colpito sia dalle collezioni museali di Byron e del Risorgimento, sia dalla futuristica tecnologia che consente una forte efficacia narrativa ed un rapporto coinvolgente con il visitatore in ogni stanza.

In occasione dell’apertura del Museo di Byron e del Risorgimento, ’Libro Aperto’, la rivista diretta da Antonio Patuelli, ha ripubblicato ’La Profezia di Dante’ il poema di Byron. Ed è proprio Patuelli a spiegare che durante il suo soggiorno ravennate, il poeta compose quattro canti, in stile simil dantesco, intitolati ’La profezia di Dante’. L’opera (ispirata dalla sua amante Teresa Gamba Guiccioli) fu pubblicata nel 1821 e rappresenta un Dante romanzato che, vicino alla morte, predice ("la profezia") il futuro dell’Italia, divisa e meritevole di libertà e indipendenza. Byron fa esprimere all’Alighieri i propri sogni di libertà per l’Italia.