
Il Festival inizia il suo viaggio il 9 luglio. Tra canzoni d’autore e world music, gli artisti dialogano con i luoghi
I borghi più ospitali, i grandi scenari naturalistici ed artistici come panorama ideale per esaltare la bellezza dell’offerta musicale, la scoperta di spazi che possono generare un turismo lento, che cerca nei luoghi il senso di una esperienza che ti fa immergere nella quotidianità. Questo l’ambiente che fa da cornice al Festival Entroterre, curato dalla omonima Fondazione che vuole coniugare sostenibilità ambientale e originale proposta culturale. Pensando ogni appuntamento del cartellone come se fosse una installazione, unica, incastonata nel paese che la ospita. Una rassegna che si sviluppa, oltre che in Emilia-Romagna, anche in Toscana e nel Lazio, passando per piccoli comuni, castelli, teatri riscoperti e tornati dopo decenni allo splendore originale, diventando così parte di un prezioso itinerario di scoperta, non solo artistica, ma anche storico paesaggistica. Unendo alla fruizione dello spettacolo la visita di posti poco conosciuti e molto suggestivi, come la Pinacoteca il Guercino di Cento, la Pinacoteca D. Inzaghi di Budrio, il Museo Interreligioso di Bertinoro e tanti altri. Inaugurazione il 9 luglio (replica il 20 a Pieve di Cento) con uno dei protagonisti della canzone d’autore italiana, Max Gazzé, che arriva all’Arena Bosco dell’Impero di Canossa con la sua produzione originale Genus Loci, che, in ogni tappa in giro per l’Italia, esegue il suo repertorio reinterpretato insieme a orchestre popolari della zona, dando vita a una via nazionale alla world music, tra melodia e suggestioni etniche, tra ballate pop e uno sguardo rivolto alle radici e ai dialetti ancora così vitali nel nostro paese. Si prosegue l’11 luglio al Fricò Royal a Bertinoro, con il concerto di Cisco, per anni voce dei Modena City Ramblers, che rilegge in tour uno dei loro dischi più rappresentativi, al quale ha contribuito in modo decisivo, ‘Riportando tutto a casa’. Una serata, quella nel borgo romagnolo , all’insegna del più travolgente folk rock. Il 17 luglio Entroterre propone Ron in uno spazio ritrovato, il bel Teatro delle Terme di Castel San Pietro Terme, perfettamente restaurato dopo decenni di abbandono. Il 29 a Ciano d’Enza ci sarà Goran Bregovic la sua Wedding & Funeral Band, ispirata alle bande che nei Balcani, battono il tempo dei funerali e dei matrimoni. Si torna alla canzone d’autore nazionale con la voce di Irene Grandi, che ha allestito un concerto celebrativo di una carriera lunga già trent’anni, di successi, molti scritti da personalità come Vasco Rossi. Sarà il 31 luglio a Bertinoro e il 30 agosto a Castel San Pietro. La programmazione di agosto si apre il 2 a Bertinoro con Alessandro Riccio, accompagnato dagli archi e dai fiati dell’Ert, con una irriverente rielaborazione del Don Giovanni di Mozart e va avanti, nello stesso paese, il 12 con la bolognese Orchestra Senzaspine che eseguirà una selezione di colonne sonore di film di successo e il 21 con Le Vibrazioni per concludersi il 6 settembre con Ermal Meta, ultima data del Festival.