PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Nicola Piovani stasera a Carpi: "I grandi autori sfiorano l’eternità"

Il musicista, compositore e premio Oscar protagonista al Film Festival in un concerto al Teatro Comunale

Nicola Piovani stasera a Carpi: "I grandi autori sfiorano l’eternità"

Il musicista, compositore e premio Oscar protagonista al Film Festival in un concerto al Teatro Comunale

Arrivato alla seconda edizione, Cinema in Piazza Carpi Film Fest, ospita questa sera il Maestro Nicola Piovani, uno dei più celebri compositori di colonne sonore, su tutte quella per ’La vita è bella’, per la quale ha ricevuto l’Oscar nel 1999. Il suo concerto, ’Note a Margine’, va in scena al Teatro Comunale (ore 21.15).

Maestro Piovani, come si sviluppa lo spettacolo Note a Margine?

"Eseguiamo alcune musiche che ho scritto negli anni, facendole precedere da un’informazione, da un ricordo, un dettaglio, un aneddoto che riguarda la storia di queste partiture. Le eseguiamo in quartetto, siamo musicisti molto affiatati".

Lei ama confrontarsi con linguaggi sonori molto diversi. Pensiamo al suo lavoro su Vivaldi che realizzò per ER Festival. Come ci si raffronta con compositori senza tempo come Vivaldi?

"Vivaldi è un genio e, a quell’altezza, certi artisti hanno qualcosa che li imparenta con l’idea di eternità. Ho scritto tre concerti dalla struttura ’vivaldiana’ non certo per cimentarmi nel confronto impari, ma per scrivere una musica di oggi che faccia tesoro di quella genialità".

Secondo lei la definizione ‘musica classica’ ha ancora un senso?

"Secondo me la musica ’classica’, come il teatro classico, è quell’arte del passato che, raccontando poeticamente il proprio tempo, ne supera i confini e si presenta attuale ai nostri occhi moderni. Eschilo, Shakespeare, Mozart hanno la capacità di farci sentire vicini ai sentimenti di personaggi tanto da noi lontani. Raccontano il loro presente con tale forza comunicativa da lambire l’eternità. Violetta è nostra contemporanea! Per questo, quando sento dire ’la musica classica di oggi’ mi sembra un ossimoro. Se è di oggi non può essere classica, lo sarà forse fra decenni, fra secoli i posteri potranno sperimentarne l’attualità, la classicità appunto".

La tecnologia, per lei, aiuta o limita la creatività?

"Tante volte mi chiedono se secondo me l’intelligenza artificiale potrà sostituire i compositori, e io rispondo: perché no? Anzi, forse sostituirà pure gli spettatori, gli ascoltatori... Ma questi esercizi di profezia distopica non mi affascinano. Preferisco godermi il presente".

Ci sono nuovi lavori sul cinema nel suo futuro immediato?

"È prossimo ad uscire il bel film ’Il treno dei bambini’ della regista Cristina Comencini, per il quale ho scritto una musica che mi ha molto coinvolto. E poi sono al lavoro su altre opere musicali, per il teatro".

Quanto, nel suo lavoro, conta l’ispirazione, e quanto il metodo?

"L’ispirazione, ammesso che esista, può essere la scintilla iniziale che ti indica la strada. Ma poi, il grosso dell’impegno sta nel lavoro, nello studio, nell’applicazione: ore e ore passate con carta pentagrammata, matita e gomma per cancellare".

Esistono oggi opportunità per un giovane che volesse fare il suo lavoro?

"Il mio lavoro nel cinema è nato quando il cinema era altra cosa. Oggi un giovane deve studiare la nuova arte dell’audiovisivo, calarsi nelle nuove forme di produzione filmica, inventare strade poetiche per scrivere musica adeguata alle nuove realtà e, se ha una sua passione autentica, qualcosa da dire, potrà esprimersi all’interno di queste nuove forme. Se questa passione non ce l’ha, se ha solo ambizione e voglia di successo, non ho consigli da dargli".