Da anni portano avanti l’idea che una canzone possa raccontare il mondo vasto e delicato del disturbo psichico. Una musica può fare davvero per il modenese Gaspare Palmieri e il bolognese Cristian Grassilli. Cantautori – psichiatra il primo e psicoterapeuta il secondo –, dal 2010 hanno creato il progetto Psicantria, germogliato in quattro libri con canzoni, ma anche spettacoli, concerti e collaborazioni con artisti come Francesco Guccini. L’ultimo singolo uscito quest’estate – intercettando un’emergenza sempre più attuale – si chama Ecoansia, arrangiato da Lorenzo Mantovani, con mix e master di Dario Casillo. "Cambia il clima anche dentro di te", canta il duo. Ma con leggerezza e un messaggio di speranza.
Grassilli e Palmieri, vi capita di imbattervi sempre più spesso in casi di ecoansia?
"Assolutamente sì. Il cambiamento climatico impatta in modo sempre più importante sulle nostre vite e sta avendo anche molti effetti sulle nostre menti e su come ci sentiamo. Negli ultimi mesi la letteratura scientifica
sull’ecoansia, che è appunto una preoccupazione pervasiva e ossessiva rispetto al cambiamento climatico, è cresciuta molto e ci è anche capitato di incontrare alcuni pazienti con questo tipo di problematica".
È un tema che riguarda più i giovani o gli adulti?
"I dati ci dicono che sono più colpiti i giovani proprio perché hanno un futuro più lungo davanti e hanno una maggiore esposizione ai social media, che è un fattore di rischio per sviluppare ecoansia. In questa fascia di età l’ecoansia può influenzare scelte importanti come quella di fare figli, come cantiamo".
Nel brano proponete però una ’ricetta’...
"Quando si parla di ecoansia spesso si oscilla tra due poli opposti, da una parte il negazionismo e dall’altra il catastrofismo. Il nostro suggerimento è quello di coltivare un atteggiamento consapevole e nel finale del brano elenchiamo una serie di attività che possono essere utili per contrastare l’ecoansia: il mantenere un contatto regolare con la natura, identificare piccole azioni quotidiane a favore dell’ambiente e soprattutto condividere con gli altri le proprie preoccupazioni, invece di isolarsi. Ognuno può mettere in pratica azioni che possono favorire la sostenibilità ambientale, mentre alimentare sensi di colpa o evitamenti sicuramente non è la scelta più salutare".
Dal punto di vista musicale, che sonorità avete scelto?
"Ci piaceva l’idea di informare e sensibilizzare su questo tema in modo leggero e abbiamo optato per un arrangiamento dance, da canzone dell’estate – con relativo videoclip –, che però trattasse di un tema socialmente importante".
E di recente avete anche incontrato Vasco.
"Sì, siamo saliti a Zocca ’in pellegrinaggio’ per incontrarlo e regalargli una copia del nostro libro con canzoni Abitarsi, la Psicantria delle emozioni. Vasco è stato gentilissimo e c’è stata l’occasione anche per parlare del superpotere delle sue canzoni, oltre che di mindfulness e meditazione, temi a cui è molto interessato".