La chiamano Psiche. Ma potremmo anche chiamarla Anima o magari Coscienza, alla maniera di Cartesio, oppure Inconscio, come si è fatto dall’avvento della psicanalisi in poi. Quanti volti ha la Psiche? E quante storie ci rivela e ci racconta? Potremo scoprirlo da venerdì 13 a domenica 15 a Modena, Carpi e Sassuolo, per la 24ª edizione del FestivalFilosofia che ha scelto proprio ’Psiche’ come sua parola chiave: 53 lezioni magistrali nelle piazze, quasi 200 appuntamenti (fra mostre, incontri, laboratori) nelle tre città, tutti a ingresso gratuito. "Psiche è l’individualità, il nostro io, la totalità di noi stessi", spiega Daniele Francesconi, direttore del festival: è il ‘Sé’, un concetto rilevante in questa epoca di estrema individualizzazione e di spiccato narcisismo, dai social alla politica. Si parlerà dunque della dimensione psichica ma anche della salute mentale e della cura, si affronteranno le frontiere più avanzate delle neuroscienze, ci si chiederà come ognuno di noi possa ‘rispecchiarsi’ negli altri. E come sempre, tutto avverrà in una connessione fra i saperi e le arti, che è la forza del festival.
Su 53 lezioni (proprio nei giorni scorsi ha confermato la presenza anche il professor Peter Sloterdjik, notissimo filosofo tedesco), ben 29 porteranno al festival diverse ‘voci nuove’, ovvero relatori che non hanno mai partecipato alla kermesse: ascolteremo per esempio Anil Seth, uno dei massimi esperti di neuroscienze, o William Davies, sociologo ed economista inglese, ed Estelle Ferrarese, docente di Filosofia morale e politica all’Università della Piccardia Jules Verne. E non mancheranno i protagonisti sempre attesi, da Massimo Recalcati a Umberto Galimberti, Michela Marzano e Ivano Dionigi, Massimo Cacciari e Barbara Carnevali (anche componenti del comitato scientifico), Marcello Veneziani e Maurizio Ferraris.
Non solo lezioni ma anche dialoghi, dibattiti, conversazioni. Come quella con Giovanni Allevi che venerdì sera a Sassuolo racconterà i suoi percorsi di ’Rinascita’, presentando il nuovissimo libro ’I nove doni’, o quella con Julio Velasco, ct della Nazionale femminile di volley, oro alle Olimpiadi di Parigi, che si racconterà sempre venerdì in piazza Grande a Modena. Giobbe Covatta esplorerà la superiorità evolutiva delle donne, lo psichiatra Massimo Picozzi terrà un reading sulle personalità criminali, mentre lo scrittore Emanuele Trevi e Valter Malosti, regista e attore, direttore di Emilia Romagna Teatro, ci accompagneranno nell’eterna storia di Amore e Psiche.
Quasi infinito il programma delle mostre: l’universo di Salvador Dalì nella nuova ala del Palazzo dei Musei di Modena, la ’Psiche allo specchio’ alla Galleria Bper e gli specchi come riflessi dell’anima al Palazzo Pio di Carpi, poi il soffio vitale nelle opere di Stefano Arienti al Palazzo Ducale di Sassuolo, mentre l’Archivio diocesano di Modena ‘svelerà’ manuali di penitenza e di indulgenza, raccontando la storia della ’Confessione’, una medicina per l’anima. Al festival ‘apparirà’ anche Elio Germano, ma in realtà virtuale: alla Biblioteca Civica Delfini di Modena sarà possibile assistere a ’Segnale d’allarme’, un monologo ‘digitale’ incentrato su domande fondamentali riguardo a consenso, libero pensiero, affabulazione, dittatura. E naturalmente non mancherà il consueto corollario di iniziative giocose, come i menù filosofici, tra ’Flutti di coscienza’ e ’Terapia d’unto’, perché anche il palato vuole la sua parte.
Varie lezioni magistrali saranno visibili in contemporanea anche su grandi schermi dislocati nella città. E se piove? Niente paura. Da sempre il festival ha pronto un piano B, per portare tutto al riparo: per esempio, gli appuntamenti previsti in piazza Grande a Modena saranno trasferiti pochi passi più in là, all’interno di una tensostruttura appositamente allestita in piazza XX Settembre, e così sarà anche nelle altre due città. Info, www.festivalfilosofia.it.