PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Ribelli sempre controcorrente. Attesa finita per i Fontaines D.C.

Amano il punk ‘originale’ dei Sex Pistols e il versante più sentimentale e vellutato della new wave di gruppi come...

Gli irlandesi Fontaines D.C., da anni ormai super ospiti dei festival. Arrivano con l’ultimo album ’Romance’

Gli irlandesi Fontaines D.C., da anni ormai super ospiti dei festival. Arrivano con l’ultimo album ’Romance’

Amano il punk ‘originale’ dei Sex Pistols e il versante più sentimentale e vellutato della new wave di gruppi come The Smiths. Fonti di ispirazione alle quali aggiungono una necessità di ribellione e di consapevolezza sociale che nelle scorse settimane hanno espresso sostenendo le attività dei volontari medici a Gaza. I Fontaines D.C. irlandesi, che si esibiranno questa sera alle Caserme Rosse in apertura del Sequoie Music Park, sono il frutto di una classica storia rock. Giovanissimi, si sono conosciuti al Trinity College di Dublino e hanno iniziato a suonare nei tantissimi pub della loro città. Una avventura artistica partita nel 2019 e poi continuata tra primi posti delle classifiche di vendita, trionfo ai grandi festival estivi all’aperto, come quello che li aspetta il 4 luglio al Finsbury Park di Londra. A Bologna portano le canzoni del loro album più recente, Romance, uscito un anno fa, che è il loro lavoro più ricco di diversità sonore e di citazioni che si fondono sempre tra melodie e chitarre elettriche distorte. C’è la psichedelica, c’è il funk, c’è l’hip hop e tanto pop, affidato anche alle orchestrazione, che però non azzera mai quella malinconia di fondo, quel senso di inadeguatezza rispetto a una realtà sempre più amara che fa dei Fontaines D.C., dei ribelli pronti ad andare controcorrente. Come nella realizzazione di Ceasefire, un disco insieme a Massime Attack e Young Fathers per raccogliere fondi per Medici Senza Frontiere. O nella collaborazione con il Bohemian Football Club, insieme alla quale hanno disegnato e prodotto una maglietta, in vendita con la stessa finalità. Il gruppo, insomma, dimostra di volersi confrontare con i temi internazionali, intrecciando introspezione, voglia di suonare come se fossero ancora al pub di fronte agli amici, e romanticismo. Anche l’elettronica ha ruolo in questo nuovo spettacolo a Bologna, con le ballate che, come ha detto il leader Grian Chatten, "suonano al neon e sono assurde". Assurde, ma sempre ancorate alla cronaca.

Pierfrancesco Pacoda