
Il teatro Ventidio Basso di Ascoli
Il dossier dei Teatri condominiali all’italiana, promosso dalla Regione Marche e che coinvolge 18 teatri dell’Italia centrale tra XVIII e XIX secolo, sarà candidato a patrimonio dell’umanità.
La notizia è arrivata ieri da Roma e, il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco Gianmarco Mazzi, ha subito evidenziato che "con questa scelta intendiamo celebrare una tradizione unica di comunità, partecipazione e identità territoriale che ha preso forma nei secoli. Il teatro condominiale è un simbolo del genio italiano, capace di coniugare creatività, coesione e senso di appartenenza". La decisione è stata assunta nell’ambito di una riunione interministeriale, nelle more del rinnovo degli organi della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
La candidatura si compone di diciotto teatri che interessano tre Regioni (Marche, Emilia Romagna e Umbria) e 18 Comuni, è
sta ta promossa dalla Regione Marche. "Parte la corsa per Parigi dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del comitato del Patrimonio mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale – spiega il governatore Francesco Acquaroli –. I teatri all’italiana di cui la nostra regione può vantare una densità unica e degli esempi dall’eccezionale valore architettonico e culturale rappresentano una testimonianza del genio italiano". Nel ringraziare i ministeri, Acquaroli mette in luce soprattutto l’operato di "Giorgia Latini, già assessore regionale alla cultura, per aver avuto questa intuizione e Chiara Biondi, attuale assessore, per aver portato avanti questo dossier".La proposta progettuale mostra come il teatro si sia sviluppato come espressione auto-rappresentativa di una comunità registrando, tra il XVIII e XIX secolo nell’Italia Centrale, una sorprendente stagione di costruzione di teatri, secondo la formula "condominiale" con sala all’italiana. Ben 14 i teatri delle Marche: il teatro Gioachino Rossini di Pesaro, il teatro della Fortuna di Fano, il Bramante di Urbania, il Pergolesi di Jesi, il Gentile da Fabriano di Fabriano, il Lauro Rossi di Macerata, il Vaccaj di Tolentino, il Feronia di San Severino, il Mugellini di Potenza Picena, il Persiani di Recanati, il teatro comunale di Porto San Giorgio, il teatro Dell’Aquila di Fermo, il Serpente Aureo di Offida e il Ventidio Basso di Ascoli.
In Emilia-Romagna il teatro Carlo Goldoni di Bagnacavallo e il teatro Angelo Mariani di Sant’Agata Feltria; in Umbria il teatro sociale di Amelia e il Gian Carlo Menotti di Spoleto.