Imola, 19 aprile 2025 – “Siamo a un chilometro dal confine con l’Emilia-Romagna. Siamo molto più romagnoli che marchigiani”. Con questa battuta, accolta dagli applausi del pubblico, Valentino Rossi ha fatto sorridere tutti dal palco di Imola, dove ha ricevuto il Trofeo Bandini-Speciale WEC Edition, nel weekend del FIA World Endurance Championship.
Un riconoscimento che celebra la sua carriera e il legame profondo con il mondo dei motori. Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha celebrato l’evento con un post sui social: “L’Emilia-Romagna sempre più protagonista nel mondo del motorsport! Il FIA WEC fa tappa a Imola, e lo fa nel modo più bello: celebrando la passione, la storia e il talento. Un grande orgoglio premiare Valentino Rossi con il Trofeo Bandini, tra centinaia di persone e un entusiasmo che racconta tutto l’amore di questa terra per i motori”.

Poi, con una nota di ironia, de Pascale ha aggiunto il video in cui il Dottore scherza sulle sue origini: “Citando Tonino Guerra mi sono permesso di definire Valentino Rossi ‘marchignolo’. Ma poi lui ci ha stupiti tutti”. Una definizione, quella di “marchignolo”, che ben si adatta a chi, come Rossi, è cresciuto a cavallo tra le due regioni. Tavullia, il suo paese d’origine, si trova infatti a pochissimi chilometri dal confine con la Romagna, nella provincia di Pesaro e Urbino, ma per cultura, dialetto e tradizioni, respira a pieni polmoni anche l’influenza romagnola. Nato a Urbino il 16 febbraio 1979, Valentino è figlio di Graziano Rossi, ex pilota, e di Stefania Palma. Il suo nome è un omaggio a un caro amico del padre, scomparso tragicamente in mare tra Pesaro e Fano. Dalla sua Tavullia ha costruito un impero: corse, vittorie, titoli mondiali e una leggenda che ha travalicato ogni confine.