Gli affitti pazzi

di MASSIMO PANDOLFI - Ne hanno parlato in radio anche in Spagna: 'In Italia il prezzo delle case in affitto sta raggiungendo livelli folli.  Il programma raccontava della disavventura di studenti Erasmus a Ferrara), ma in realtà il problema non riguarda solo Ferrara o gli studenti. Una situazione simile si vive anche  in tante città italiane e con altri protagonisti. A Bologna,, in un bell'appartamento in centro  i proprietari hanno chiesto al nuovo inquilino un canone di  500 euro in più al mese. E' il mercato, bellezza, dirà qualcuno, ed è vero. Però un qualche freno bisognerà pure cercare di metterlo, più che mai in questi mesi difficili, complicatissimi. Aumenta tutto (il gas, la luce, il pane, il latte, ,l'estetista, la frutta, la parrucchiera, la benzina, eccetera eccetera), non crescono soltanto gli stipendi. Anzi, quando va bene quelli restano uguali, perché in molti casi, fra cassa integrazione e ammortizzatori sociali vari, diminuiscono. In tutto questo discorso entra di prepotenza l'affair Airbnb cioè quella piattaforma che consente al proprietario di casa di fare affitti brevi e decisamente più vantaggiosi per lui. Pensate che (esempio) a Firenze ci sono quasi undicimila alloggi a disposizione di questo tipo. Che succede quindi con la variante Airbnb negli ultimi anni? Semplice: il padrone di casa si butta lì, oppure se vuole restare nel vecchio e classico contratto triennale-quadriennale fa salire vertiginosamente il canone. Risultato: i poveri cristi che cercano una casa non sanno dove sbattere la testa, perché o non trovano nulla o trovano a prezzi non abbordabili.  I sindaci di Firenze, Bologna e Bergamo (Nardella, Lepore e Gori) ieri hanno fatto fronte comune chiedendo una norma nazionale che consenta ai primi cittadini di tutelare le loro città  e mettere un freno alla proliferazione degli affitti turistici brevi. Giusto o sbagliato? Detto che il problema non è e non può essere solo Airbnb, qualcosa comunque va fatto.  Nelle città universitarie ci sono studenti abituati alla cameretta in affitto all'interno di un appartamento da dividere con altri coetanei che si sono sentiti sparare 500 euro al mese: letto singolo e bagno in comune, ovviamente. Siamo al limite dell'indecenza, o no?