L'armonia da trovare

di MATTEO NACCARI -  Infrastrutture, fiere, porti e aeroporti. È su questi assi che l'Emilia Romagna deve trovare un'armonia per dare slancio al proprio sistema economico. Non si può pensare di slegare qualcuno di questi pezzi da una discussione complessiva sul dove vogliamo andare. E invece, purtroppo, la linea seguita è opposta. Le fiere vanno avanti da sole (vedi aumento di capitale di Bologna e addio al matrimonio con Rimini), gli aeroporti pure (con il Marconi che lascia le briciole agli altri), il porto di Ravenna che combatte da solo (è invece fondamentale per comparti come l'aumentare e le ceramiche) e le infrastrutture che arrivano o non arrivano a giorni alterni (vedi annunci su Cispadana, passante autostradale di Bologna e così via). Quello che appare è una politica non armonizzata, appunto, che rischia, come da decenni, di disperdere energie e potenziali. Serve una vera strategia regionale che si lasci alle spalle il motto 'accontentiamo tutti' lasciando che ogni città abbia il suo aeroporto, la sua fiera, la sua mega tangenziale, il suo mercato ortofrutticolo, insomma il suo piccolo feudo intoccabile. Tutto questo è sempre stato sbagliato e lo è di più in tempi di vacche magre. L'appello è presto fatto: cara Regione prendi in mano la situazioni e indirizza gli investimenti. Se continua così avrai il sorriso di qualche signorotto locale ma alla fine ci rimetteremo tutti.