La vita in rosa

di ALESSANDRO VESPIGNANI - "Ora i giovani sono concentrati sulla tecnologia, ma certi tumori che sfuggono alla mammografia, si diagnosticano con le mani". Flash back con Paolo Veronesi per rafforzare un ottobre tinto di rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Figlio di Umberto, 60 anni, Paolo Veronesi è professore universitario e direttore del programma di senologia dell’Istituto europeo di oncologia. ’La vittoria sul cancro’ è il suo ultimo libro, "mortalità zero" è l’obiettivo per il quale lavora ogni giorno. Scegliamo la sua voce autorevole per rimarcare l’importanza degli screening, soprattutto dopo l’inevitabile rallentamento causato dagli effetti della pandemia. Se il carcinoma mammario è, in Italia, la neoplasia più diagnosticata tra le donne (circa 55mila casi all’anno), il rovescio bello della medaglia è il dato che sfiora il 90% di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi precoce, grazie alla prevenzione. "Perché il tumore al seno si deve combattere e si può vincere – ha detto più volte Paolo Veronesi lanciando un messaggio oltre la speranza e ai confini della certezza –. Guarire non è destinato a poche fortunate. Non più".