di ALESSANDRO VESPIGNANI - Non fermerà la guerra, come faceva l'Olimpiade nell'antica Grecia. Non ci saranno i tifosi negli stadi per motivi di sicurezza. Diverse partite, molto probabilmente, saranno rinviate o sospese. Ma la notizia che il 23 agosto inizierà il massimo campionato di calcio in Ucraina, è una crepa di luce nel buio. "Aiuterà la gente" commenta la Federcalcio dopo aver ottenuto l'autorizzazione direttamente dal presidente Zelensky che ha delegato ai comandi militari territoriali la sorveglianza sull'organizzazione e sullo svolgimento delle partite a porte chiuse. Un'iniezione di speranza e una scelta di coraggio; il campionato sarà a 16 squadre (come sempre) e le gare verranno disputate in territorio ucraino. Per adesso in quattro regioni: Kiev, Leopoli, Transcarpazia e Ternopil, tutte nell'Ovest. "Durante i raid aerei, le partite saranno interrotte e calciatori, allenatori e personale dovranno spostarsi rapidamente nel rifugio" spiega il ministro dello sport Vadym Guttsait. Il campionato scorso fu bloccato subito dopo l'invasione russa con lo Shakhtar di Roberto De Zerbi in testa alla classifica. Il titolo non fu assegnato. Tra poco più di un mese si riparte: un fuorigioco, un calcio d'angolo, una parata, un tackle e, perché no, una polemica saranno bellissimi segnali di vita. E tanti gol contro la guerra.