Vaccini, avanti tutta ma non abbandoniamo le protezioni

di BEPPE BONI - E' proprio il momento di non lasciarsi andare, di capire che bisogna difendersi dal virus perché non è finita. Siamo forse agli ultimi metri della maratona e proprio per questo bisogna resistere fino al traguardo. La campagna vaccinale avanza ora abbastanza speditamente con Marche, Emilia Romagna, Lazio e Lombardia che stanno recuperando terreno dopo anomalie iniziali. Il primo sentimento contro cui bisogna avere la forza di battersi è pensare che ormai è fatta. Prendiamo atto che la campagna vaccinale sta accelerando. E questa è una buona cosa. Ma non sospendiamo le difese: mascherine, distanze, disinfezione delle mani.  Le Regioni sopra citate si stanno dimostrando  virtuose almeno sul piano della campagna vaccinale. Anche se alcune carenze che riguardano le dosi agli anziani costretti nelle proprie abitazioni e le categorie fragili non sono state del tutto superate. La buona notizia per l'Emilia Romagna è arrivata ieri mattina. E' giunta l'ora dei 60-64enni: in Emilia-Romagna da oggi prendono il via le prenotazioni del vaccino anti Covid-19 dei nati dal 1957 al 1961 compresi - circa 250mila persone - che potranno fissare l'appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal telefono a tutti gli strumenti online a partire dal Fascicolo sanitario elettronico. Le prime vaccinazioni saranno effettuate gia' nei prossimi giorni. Si anticipa dunque una partenza che era stata inizialmente prevista per lunedì 10 maggio. Entro maggio, inoltre, si apriranno le prenotazioni anche per la fascia 55-59 anni e per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, in quest'ultimo caso con modalità già in corso di definizione al tavolo regionale del Patto per il lavoro e per il clima. Il 93,3% delle persone con più di 80 anni ha intanto ricevuto la prima dose, lo stesso per il 71,8% dei 70-79enni. Se andiamo avanti così c'è speranza.