730 precompilato: da quando e le novità per le Partite Iva

L’Agenzia delle Entrate annuncia: disponibile dal 30 aprile per dipendenti e pensionati. Ma da quest’anno potranno usufruirne anche lavoratori autonomi, aziende e liberi professionisti

Bologna, 11 febbraio 2023 – Una nuova era anche per chi lavora con Partita Iva: da quest’anno il modello del 730 sarà disponibile già precompilato, come già avviene per dipendenti e pensionati. Un modo, dunque, per evitare lunghissimi calcoli o di rivolgersi a un Caf, i Centri di assistenza fiscale, o a un commercialista. Certo, in compenso, il lavoratore deve fidarsi dei calcoli fatti dall’Agenzia delle Entrate, oppure controllare quelli che gli paiono incongrui. Ma andiamo con ordine. 

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Cos’è il modello 730 e chi deve (e non deve) farlo

Il Modello 730 è il mezzo attraverso il quale lavoratori e pensionati comunicano al fisco un serie di dati economici: il reddito percepito, la richiesta di rimborso di spese sostenute (per esempio quelle derivate da spese sanitarie) fino alle detrazioni, come nel caso di lavori edili compiuti con uno dei bonus previsti (110%, 90%, 50% a seconda dei vari casi). Il risultato del modello 730 definisce definisce le tasse che il contribuente deve pagare allo Stato e si riferisce sempre all’anno precedente. Quindi, quest’anno si presenta sui redditi riferiti al 2022.

La presentazione del 730 alla Agenzia delle Entrate è obbligatoria per chiunque percepisca un reddito, a meno che non abbia entrate soltanto come lavoratore dipendente e da un unico datore di lavoro. In questo caso, il lavoratore ha un’unica Cu (Certificazione unica) e il datore di lavoro diventa sostituto d’imposta.

Va ricordato che chi ha percepito altri redditi che non possono essere dichiarati con il modello 730 (per esempio redditi d’impresa), non può utilizzare il modello 730 precompilato, ma deve presentare la dichiarazione utilizzando il modello ‘redditi’.

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Cos’è il 730 precompilato

L’Agenzia delle Entrate compila il modello 730 predisponendo le cifre di redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili e consegna al lavoratore un modello già interamente compilato. Le cifre vengono dedotte sulla base delle informazioni raccolte durante l’anno da varie canali come sostituti d’imposta, banche, strutture sanitarie, società assicurative. Al contribuente resta però di verificare se i dati inseriti sono corretti. Tramite il modello precompilato, il contribuente ottiene il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati da agosto o settembre); se, invece, deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (da luglio) o dalla pensione (da agosto o settembre) direttamente nella busta paga.

Va ricordato che non è obbligatorio usufruire del modello precompilato, è una libera scelta che si può percorrere oppure no.

Da quando è disponibile il 730 precompilato

A partire dal 30 aprile, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il modello per i lavoratori sul proprio portale. Per accedere al servizio serve l’identità digitale, quindi Spid o Cie, Carta di identità elettronica. Non viene quindi mai spedito in formato cartaceo: è soltanto disponibile online. Il modello va presentato entro il 30 settembre all’Agenzia delle entrate o al Caf o al professionista o al sostituto d’imposta.

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La novità di quest’anno: il 730 precompilato per Partite Iva

Da quest’anno 2,4 milioni di lavoratori autonomi, imprese e professionisti (sono ora inclusi anche i produttori agricoli e gli agriturismi). potranno usufruire del 730 precompilato come dipendenti e pensionati. Potranno quindi scaricare il modello con i dati relativi all'anno d'imposta 2022 inseriti direttamente dall'Agenzia delle Entrate. 

In Emilia Romagna Sono quasi 26mila le Partite Iva registrate per persone fisiche a cui si aggiungono circa 9mila per società. In Veneto sono quasi 27mila (più circa 9.500 societarie) e nelle Marche circa 8.500 (più 3mila). Si tratta, dunque, di una platea molto ampia che viene interessata dalla novità annunciata dalla Agenzie delle Entrate.

Da quando è disponibile per le Partite Iva

Dal 15 febbraio le Partite Iva potranno scaricarlo, modificarlo, integrarlo e procedere all'invio. Per usufruirne bisogna essere dotati di identità digitale e accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e corrispettivi”. La nuova funzionalità consente anche di calcolare e pagare l'imposta e inviare una dichiarazione correttiva o integrativa. Si possono importare nei propri sistemi gestionali i dati precompilati, in modo da confrontarli con quelli contenuti nei propri data base. Chi riscontra incongruenze potrà modificare e integrare i quadri del modello, aggiungere i quadri che non sono precompilati, inviare la dichiarazione ed effettuare il pagamento dell’imposta da versare con addebito diretto sul proprio conto, o in alternativa, stampare il modello F24 precompilato e procedere al pagamento con le modalità ordinarie.

È possibile inoltre procedere al pagamento dell’Iva a debito, scegliendo la data di versamento, il numero delle rate in cui suddividere il pagamento, calcolare l’importo totale da versare (comprensivo di eventuale maggiorazione e interessi) e il dettaglio delle eventuali rate. Il nuovo servizio consente, eventualmente, di inviare una dichiarazione correttiva o una dichiarazione integrativa.