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Caro prezzi, gli alimentari aumentati anche del 14%: ecco dove. La lista completa dei rincari

A Macerata il rialzo maggiore, ma anche Ravenna segna un +12,8% rispetto a una media nazionale del +11%. Il Codacons al Governo: temiamo speculazioni, intervenga la Guardia di Finanza

Bologna, 18 luglio 2023 - Che andare al mercato o al super sia sempre più costoso - col carrello della spesa sempre più vuoto e il conto sempre più salato - se ne sono accorti tutti gli italiani. Ma gli ultimi dati Istat fanno davvero impressione: cibi e bevande sono aumentati in un anno del +11%: pari ad una stangata da +846 euro per una famiglia di quattro persone, papà, mamma e due figli.

Caro prezzi: le province con gli aumenti maggiori e minori
Caro prezzi: le province con gli aumenti maggiori e minori

A entrare ancor meglio nei dati è il Codacons, che lancia un appello al Governo: deve intervenire sui prezzi e deve farlo subito, perché in alcuni settori fondamentali per i cittadini i listini continuano a registrare rincari record.

Ecco dove i prezzi aumentano di più

Sul fronte degli alimentari i prezzi continuano a rimanere in Italia elevatissimi, in alcune zone più che in altre. Per questo il Codacons ha analizzato l`andamento dei listini dei prodotti alimentari nelle varie città italiane.

"Si scopre che in ben 14 province i prezzi di cibi e bevande registrano un tasso di inflazione superiore al 12%. In vetta al classifica del caro-cibo si piazza Cosenza, dove i prezzi crescono del +14,3%, seguita da Macerata con +14,1%, mentre ad esempio a Rovigo, Ravenna e Grosseto i listini salgono del +12,8%".

La lista completa dei rincari in tutte le province

Ecco la classifica dell’aumento in percentuale di alimentari e bevande analcoliche nelle province italiane:

  • Cosenza 14,3
  • Macerata 14,1
  • Rovigo 12,8
  • Ravenna 12,8
  • Grosseto 12,8
  • Benevento 12,7
  • Livorno 12,6
  • Bolzano 12,5
  • Teramo 12,4
  • Campobasso 12,4
  • Olbia-Tempio 12,4
  • Vercelli 12,2
  • Brindisi 12,1
  • Padova 12
  • Vicenza 11,9
  • Siena 11,9
  • Cuneo 11,8
  • Napoli 11,7
  • Genova 11,6
  • Lodi 11,6
  • Udine 11,6
  • Trieste 11,6
  • Pordenone 11,6
  • Forlì- Cesena 11,6
  • Perugia 11,6
  • Pistoia 11,5
  • Palermo 11,5
  • Sassari 11,5
  • Ferrara 11,4
  • Massa-Carrara 11,4
  • Roma 11,4
  • Avellino 11,4
  • Viterbo 11,3
  • Pescara 11,3
  • Potenza 11,3
  • Belluno 11,2
  • Venezia 11,2
  • Trento 11,1
  • Verona 11,1
  • Treviso 11,1
  • Cagliari 11,1
  • Cremona 11
  • Ancona 11
  • Varese 10,9
  • Piacenza 10,9
  • Imperia 10,8
  • Pavia 10,8
  • Terni 10,8
  • Ascoli Piceno 10,8
  • Catania 10,8
  • Bari 10,6
  • Messina 10,6
  • Biella 10,5
  • Bologna 10,4
  • Lucca 10,4
  • Reggio Calabria 10,4
  • Gorizia 10,3
  • Rimini 10,3
  • Pisa 10,3
  • Caserta 10,3
  • Torino 10,2
  • Arezzo 10,2
  • Alessandria 10,1
  • Como 10,1
  • Lecco 10,1
  • Parma 10
  • Modena 10
  • Trapani 10
  • Milano 9,9
  • Mantova 9,9
  • Firenze 9,9
  • Novara 9,8
  • Siracusa 9,6
  • Caltanissetta 9,5
  • Aosta 9,2
  • Reggio Emilia 9,1
  • Brescia 8,6
  • Bergamo 8,1
  • Catanzaro 7,9

Il caro voli

E nonostante la moral suasion avviata dal Governo sul fronte del caro-voli, sottolineano i consumatori, le tariffe dei biglietti continuano a crescere senza sosta: rispetto al mese precedente, i voli sono rincarati in media del +10,9%, con punte del +17,8% per quelli nazionali.

Rienzi al Governo: temiano speculazioni, intervenga la Gdf

"E` evidente che sul fronte dei prezzi qualcosa non va - spiega il presidente Carlo Rienzi - Non è più possibile attribuire la causa di tali andamenti anomali al caro-energia o alla guerra in Ucraina, e temiamo siano in atto speculazioni per impedire la discesa dei listini al dettaglio. Il Governo deve ricorrere alle autorità preposte, a partire dalla Guardia di Finanza, allo scopo di eseguire controlli a tappeto tesi ad accertare la formazione dei prezzi al dettaglio ed eventuali comportamenti illeciti a danno dei consumatori", conclude Rienzi.