Bonus trasporti da 60 euro dal dl aiuti: a chi spetta

Possono usufruirne i lavoratori ma anche studenti con un reddito sotto i 35mila euro. Avrà il nome del titolare e non è cedibile

Bonus trasporti: in arrivo 60 euro

Bonus trasporti: in arrivo 60 euro

Bologna, 5 maggio 2022 - Nelle pieghe del Decreto Aiuti - la nuova bozza viene discussa in  Cdm questo pomeriggio a partire dalle 17,30 - spunta anche un bonus trasporti: si tratta di un buono di massimo 60 euro per l'acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Ne possono usufruire i lavoratori ma anche studenti con un reddito che non supera i 35mila euro. 

Per finanziare questo bonus verrà istituito un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro di 100 milioni di euro. 

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Il buono ha l'obiettivo di "mitigare l'impatto del caro-energia'', si legge nella bozza, e avrà il nome del titolare: potrà essere utilizzato per l'acquisto di un solo abbonamento. Non sarà inoltre cedibile. Un decreto ministeriale disciplinerà il come sarà possibile fare richiesta del buono e quali procedure si dovranno seguire.

Bonus trasporti: cosa dice la bozza

Nella nuova bozza del dl aiuti si legge che si può chiedere il buono "a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del decreto interministeriale di cui al comma 2 e fino al 31 dicembre 2022, di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale". 

"Il valore del buono di cui al primo periodo è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l'acquisto dell'abbonamento e, comunque, non può superare l'importo di euro 60. Il buono di cui al primo periodo può essere riconosciuto esclusivamente in favore delle persone fisiche diverse da quelle che, nell'anno 2021, hanno dichiarato un reddito personale ai fini Irpef superiore ai 35.000 euro. Il buono reca il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell'indicatore della situazione economica equivalente".  

I 200 euro una tantum

Resta poi, ovviamente, l'indennità una tantum da 200 euro per lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro, che dovrebbe arrivare a luglio. Secondo indiscrezioni, la nuova bozza chiarisce che il bonus non si applica ai rapporti di lavoro domestico, e prevede un fondo anche per i lavoratori autonomi. 

I datori di lavoro, dei settori pubblico e privato, riconoscono il bonus in via automatica e verificano in sede di conguaglio se effettivamente spetta al dipendente oppure no,e provvedono eventualmente al recupero dell'importo.

Bonus per disoccupati e autonomi

Il bonus sarà destinato anche ai disoccupati e agli autonomi, infatti l'articolo 33 della nuova bozza sul tavolo di Palazzo Chigi prevede un fondo per il sostegno del potere d'acquisto dei lavoratori autonomi. Secondo fonti del Cdm dovrebbero avere i 200 euro anche i percettori del reddito di cittadinanza.  L'altra questione in sospeso riguarda il Superbonus. Dopo aver prorogato al 30 settembre (dal 30 giugno) il vincolo legato all'incentivo per le ristrutturazioni nelle villette, ovvero aver portato a termine il 30% dei lavori, si discute sulla cessione del credito. L'ipotesi è concedere la cessione del credito banca-correntista prima del quarto (e ultimo) passaggio.