Inflazione ottobre 2022: Ravenna e Bologna le città più care. La classifica

Tutti i dati sull'aumento del costo della vita. L'Emilia Romagna è la seconda regione più costosa dopo il Trentino

Bologna, 16 novembre - Sulla base dei dati dell'inflazione di ottobre (resi noti oggi dall'Istat) delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. Ebbene, al vertice delle città più 'rincarate' ci sono Ravenna e Bologna, mentre si conta anche il sesto posto di Modena. E l'Emilia Romagna è la seconda regione più cara dopo il Trentino.

Rincari Istat, a Ravenna i più alti d’Italia: spendiamo 3.359 euro in più all’anno

Inflazione, carrello della spesa: foto generica
Inflazione, carrello della spesa: foto generica

Ravenna e Bologna le più 'care'

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care Ravenna dove l'inflazione pari a +13,9%, la quarta più alta d'Italia, è la città più cara con si una maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 3359 euro su base annua.  Al secondo posto sempre una città dell'Emilia Romagna, Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,2%, la sesta maggiore inflazione, determina un incremento di spesa annuo pari a 3293 euro per una famiglia media. 

La classifica in Italia: chi sale e chi scende

La classifica continua con il terzo posto di Bolzano che perde, quindi, il primato di città più rincarata d'Italia grazie al fatto che con +12,3% è "solo" all'11° posto per inflazione, con una spesa supplementare pari a 3269 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Milano (+11,7%, +3176 euro), poi Catania, che con +15,6% ha l'inflazione più alta d'Italia e una spesa di 3097 euro, Modena (+12,8%, 3093 euro), al settimo posto Trento (+11,7%, +3062 euro). Seguono Perugia (+13,1%, +3009 euro) e Brescia (+11,3% +2980 euro). Chiude la top ten Firenze, +12,7%, pari a 2962 euro.  Roma è al ventesimo posto e Torino al ventunesimo l'Unione Nazionale dei consumatori segnala che la Sicilia è la regione con le città con inflazione più alta. Dopo Catania, infatti, al 2° posto c'è Palermo (+14,9%, +2958 euro) e al 3° Messina (+14,1%, +2689 euro). La città più virtuosa è Potenza, con un'inflazione del 9,1% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a "solo" 1797 euro. Segue Catanzaro (+10%, +1868 euro) e Reggio Calabria (+10,4%, +1942 euro). La città con inflazione più bassa è Aosta, con +8,7% (2153 euro).

Le regioni più care: Emilia Romagna seconda

Secondo le elaborazioni fatte dall'Unione dei Consumatori su dati Istat, la regione più cara risulta essere il Trentino che a fronte di un'inflazione annua a +11,9%, registra a famiglia un aggravio medio pari a 3092 euro su base annua. Segue l'Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,5% implica un'impennata del costo della vita pari a 2973 euro, terza l'Umbria, +12,7%, con un rincaro annuo di 2869 euro. La regione con l'aggravio prezzi inferiore è la Basilicata, +9,3%, pari a 1801 euro, seguita dalla Puglia (+12,2%, +1975 euro).  Medaglia di Bronzo per il Molise (+11,1%, +2032 euro). La Valle d'Aosta ha, invece, l'inflazione più bassa (+8,8%) ma l'aggravio di spesa è a +2178 euro.