Microsoft, vendite pc e ricavi in caduta

Il colosso di Redmont si consola con la crescita dei servizi di cloud computing

Roma, 26 ottobre 2022 - Per la prima volta in cinque anni Microsoft registra una crescita rallentata dei ricavi, a causa del valore del dollaro e dell'indebolimento delle vendite di Pc. La frenata del business del personal computing di Microsoft, incentrato sul software Windows, era ampiamente prevista, a causa delle incertezze economiche e dell’inflazione che hanno rallentato gli acquisti. Inoltre, molti consumatori hanno acquistato nuovi dispositivi durante la pandemia, contribuendo a ridurre la domanda. Per questo motivo il colosso statunitense chiude il primo trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi in aumento dell’11% a 50,12 miliardi di dollari, un dato che supera le attese degli analisti.

La sede della Microsoft a Redmont
La sede della Microsoft a Redmont

L’utile netto è invece calato del 14% a 17,56 miliardi (2,35 dollari per azione), con un risultato leggermente superiore alle aspettative di Wall Street, rispecchiando il mercato debole dei personal computer. Nel complesso i dati appesantiscono il titolo a Wall Street, dove nelle contrattazioni after hours dopo l’annuncio perde oltre un punto percentuale. Amy Hood, responsabile finanziario di Microsoft, ha affermato che il rallentamento delle vendite di Pc consumer iniziato a settembre continuerà fino a giugno.

Cloud computing

Le perdite sono comunque state parzialmente compensate dall’avanzata dei servizi di cloud computing: i ricavi di questa divisione sono cresciuti del 20% a 20,3 miliardi, facendo diventare questo segmento la più grande fonte di entrate e crescita di Microsoft nel corso del periodo. Il secondo maggior business, quello dei software relativi alla produttività, come la suite di prodotti Office, ha registrato una crescita del 9%, a 16,5 miliardi di dollari. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ha dichiarato agli investitori che, in tempi di incertezza, il cloud computing ha aiutato i clienti a gestire i rischi di carenza della catena di approvvigionamento e i costi energetici. "Guardiamo questo e diciamo: 'Questo è un periodo in cui il cloud guadagnerà quota'", ha affermato.  

Cos’è il cloud computing?

Il cloud computing consiste nella fornitura di servizi di computing, quali software, database, server e reti, tramite connessione Internet. Ciò significa che gli utenti sono in grado di accedere a software e applicazioni ovunque si trovino. Il cloud computing si basa sul presupposto che le principali attività di elaborazione avvengono su una macchina, in remoto, che non è quella attualmente in uso, che riceve direttamente e trasmette gli input. Ospitando software, piattaforme e database in remoto, i server cloud liberano la memoria e la potenza di elaborazione dei singoli computer. Gli utenti possono accedere in modo sicuro ai servizi su cloud utilizzando le credenziali ricevute dal fornitore di servizi di cloud computing.

In Italia

Oggi milioni di aziende si sono alleggerite dall’acquisto e dal mantenimento di data center e server fisici spostando nella nuvola digitale tutte le funzioni operative. In Italia, il 60% delle imprese utilizza il cloud (al 5° posto in Europa) per un mercato che globalmente vale 484 miliardi di euro - secondo il report di Grand View research - con un giro d’affari previsto per il 2030 superiore ai 1.500 miliardi di euro (+15,7% di crescita annua).