Quando finisce lo sciopero dei benzinai: gli orari

Riguarda anche i self service, le informazioni utili e le ultime notizie. Il Governo

Bologna, 24 gennaio 2023 – E’ continuato anche oggi il braccio di ferro tra il Governo Meloni e le associazioni di categoria dei benzinai alla fine del quale lo sciopero di 48 ore indetto ieri, è stato invece ridotto di un giorno. Quindi domani le pompe di benzina resteranno aperte in strade e autostrade, compresi i self-service.

Dopo l'incontro fra governo e gestori anche Fegica e Figisc/Anisa – dopo Faib già da ieri – ci ripensano. Secondo la Faib l'adesione è stata tra l'80% e il 90%, ma nelle grandi citta' molti impianti sono rimasti aperti con limitati disagi.

Perché i benzinai scioperano

Segnali di apertura da Faib, resistono le altre sigle

Un segnale di apertura, dopo la riunione tra governo e rappresentanti sindacali tenutasi stasera è arrivato dalla Faib Confesercenti. La presidenza nazionale, riunita d'urgenza, a seguito dell'incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Alfonso Urso, ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione – spiega la sigla - dopo l'offerta da parte del Governo (già formalizzata con un emendamento al decreto legge) di “una significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica sugli impianti e la rapida convocazione di un tavolo di filiera per affrontare gli annosi problemi del settore, a partire dall'illegalità contrattuale e dal taglio dei costi per le transazioni elettroniche”.

La decisione – annuncia - verrà presentata alla riunione di coordinamento con le altre sigle, fissata per domani mattina alle 11, in piazza Montecitorio, aperta a deputati e senatori.

Benzinai aperti a Bologna – Benzinai aperti in Emilia Romagna

Nessuna concessione, invece, da parte di Fegica e Figisc/Anisa: "Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero – scandiscono -. L'annuncio dell'avvio del tavolo volto a ristrutturare la rete distributiva e ridare un piano regolatorio certo va nella direzione giusta, ma le modifiche ipotizzate sul decreto, oltre a non essere sufficienti, sono ormai nelle mani del Parlamento. Quel che rimane sullo sfondo è l'idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti. Il che è falso e inaccettabile. Lo sciopero è quindi confermato".

Il Governo, durante l'incontro, aveva invitato i benzinai a revocare la serrata ("Il ministero ha fatto delle proposte per evitare lo sciopero che inizia tra qualche ora" aveva riferito Urso), proponendo sanzioni meno dure rispetto a quelle previste dal decreto e sottolineando che il provvedimento può anche essere migliorato durante la conversione in Parlamento. Inoltre iha ribadito di volere un confronto più ampio su tutti i problemi legati al settore.