Unipol entra nel mercato del telepedaggio. "L’autostrada si paga con noi"

Il manager del gruppo su Unipolmove: "Per quasi trent’anni c’è stato un unico operatore monopolista. La nostra tecnologia servirà anche per bollo, parcheggi e multe"

Unipol e telepass: "L’autostrada si paga con noi"

Unipol e telepass: "L’autostrada si paga con noi"

Bologna, 16 aprile 2022 - Unipol Gruppo, leader in Italia nel business Auto, entra nel mercato del telepedaggio con UnipolMove. Di che cosa si tratta? "UnipolSai è attiva da quasi sessant’anni nel mondo dell’assicurazione auto – spiega Giacomo Lovati, Chief Beyond Insurance Officer di UnipolSai -. Basandoci su un numero di clienti che ammonta a 10 milioni di guidatori, che ogni anno si assicurano con noi, il Gruppo ha deciso ora di entrare in un nuovo mercato, quello del pedaggio autostradale. Si tratta di un dispositivo tecnologico che si applica sul vetro dell’autovettura e consente di pagare automaticamente il casello dell’autostrada. Ma non solo…".

Cos’altro? "Attraverso l’app che lo gestisce si può procedere con il pagamento di un’altra serie di servizi collegati alla mobilità: multe, bollo, parcheggi, ztl, rifornimento di carburante…".

Dove si acquista? "UnipolMove è un servizio in abbonamento rivolto a tutti i clienti assicurati UnipolSai. Attraverso l’app si può interrompere in qualsiasi momento senza penale. Costa solo un euro al mese e i primi sei mesi sono gratuiti: si può già attivare nelle oltre 2500 agenzie UnipolSai e da maggio anche in molti sportelli bancari, come Bper, alla Coop e altri canali di distribuzione".

In che modo l’avete realizzato? "È un progetto sviluppato ‘in casa’, da una delle società del gruppo, UnipolTech, realtà che offre soluzioni tecnologiche: Unipol è la prima compagnia al mondo per numero di scatole nere installate sulle autovetture dei propri clienti con più di 4 milioni di pezzi. Le nostre competenze ci hanno consentito di sviluppare UnipolMove".

Un ulteriore tassello al vostro piano di sviluppo della mobilità… "Assolutamente sì. Il dna di questo gruppo è assicurativo, ma ha cominciato negli ultimi anni a estendere i propri servizi, principalmente in quello che noi chiamiamo ‘ecosistema della mobilità’. Siamo partiti 15 anni fa con le scatole nere, che ci hanno consentito di immagazzinare una serie di dati fondamentali per comprendere le abitudini di mobilità dei nostri clienti. Poi, nel tempo, abbiamo aggiunto altri servizi collegati alle autovetture: servizi di riparazione, manutenzione, così come abbiamo iniziato a vendere auto attraverso UnipolRental con la formula del noleggio a lungo termine".

Entrare nel mondo del telepedaggio è una sfida o una necessità? "Sicuramente una sfida. Entriamo in un mercato dove per quasi trent’anni c’è stato un unico operatore monopolista. Nel 2019, l’Italia ha recepito una normativa europea che ha liberalizzato questo servizio: ci sono voluti due anni per ottenere tutte le autorizzazioni, ma dal 7 marzo siamo operativi".

Non manca poi l’aspetto della sostenibilità… "Con UnipolMove si eviteranno le code. Questo significa anche disperdere meno Co2. È un prodotto che s’inserisce bene nell’ottica delle smart cities e della smart mobility: si ottimizzano i tempi, si analizzano i dati senza dimenticare di contribuire alla sostenibilità".