Editoriale

Acquaroli: “Commissario per l’emergenza maltempo”

“La richiesta di un commissario l'abbiamo fatta anche noi, è fondamentale dotare le aree colpite dal maltempo di capacità di intervenire nel modo più veloce possibile”. Lo ha detto Francesco Acquaroli, governatore delle Marche colpite ancora dal maltempo, dopo l’alluvione di settembre, anche se in misura diversa rispetto alla catastrofe vissuta dall’Emilia-Romagna. «Abbiamo stimato che per mettere in sicurezza tutte le nostre valli, torrenti e infrastrutture, per la Regione Marche non sarebbe bastato un miliardo – ha aggiunto  –. Chiaro che la manutenzione ordinaria del territorio diventa fondamentale ed è necessario anche ridisegnare le infrastrutture, in modo tale da renderle fruibili anche nel caso di eventi estremi». Per Acquaroli, però, oltre alle risorse servono anche procedure da velocizzare e meno burocrazia. Il governatore rilancia l’idea del commissario nel giorno in cui le Marche chiedono il riconoscimento dello stato di emergenza per i danni provocati dall'ondata di maltempo che in contemporanea con l'Emilia-Romagna si è abbattuta prima sulle province centro-settentrionali (colpendo in particolare Senigallia e Pesaro), per poi spostarsi su quelle centro-meridionali (Macerata, Fermo, Ascoli). Acquaroli ha scritto al ministro Musumeci e al capo della Protezione civile Curcio, ricordando i danni ingenti provocati dai nubifragi: «Strade e infrastrutture interrotte o inagibili, completamente divelte dalla furia del maltempo, numerosi e importanti fenomeni franosi e smottamenti, esondazione di fiumi fossi e torrenti, rotture di argini fluviali, allagamenti diffusi che hanno interessato anche case e attività produttive e commerciali». Nel frattempo è necessario avviare subito quelle opere di mitigazione del rischio idrogeologico che consentano di salvare vite ed evitare il ripetersi di quanto accaduto a settembre dell’anno scorso.