Editoriale

Aeroporto, tante promesse anti disagi

È sempre peggio. Ormai è un continuo di atterraggi tutte le notti. Alcune sere fa alle 2 ero ancora sveglia coi nervi a fior di pelle. Sono stati resi pubblici gli studi di Enav, si è pensato di compiere la virata anticipata, alcuni piloti la eseguono, altri addirittura non sfruttano neanche la lunghezza totale della pista pur di risparmiare carburante. Non è una novità che la nostra salute se la giochi col dio denaro, ma siamo sicuri che sia legale? Il Comune di Bologna deve occuparsi anche della salute pubblica. In che modo si batte per difendere questo diritto?  

Iris Arnoffi Risponde Beppe Boni

Le proteste degli abitanti del quartiere Navile che, sfortuna sua, sorge accanto all'aeroporto Marconi sono quotidiane da anni. In qualche modo bisogna rassegnarsi poiché o si sposta l'aeroporto (improbabile) oppure diventa difficile limitare i voli di uno scalo in crescita per trasporto merci e passeggeri e che quindi porta benefici all'economia dell'intera regione. I cittadini hanno le loro ragioni, ma questa è la realtà (ventennale) alla quale si possono apportare dei correttivi, si può cercare di mitigare la situazione, ma è difficile cambiare radicalmente lo scenario attuale di un aeroporto che oggi è al settimo posto in Italia. Lo ha confermato l'ad Nazareno Ventola alcuni giorni fa nel riferire i dati di bilancio: utile netto di esercizio 29 milioni e 400 mila, ricavi consolidati di 134, 6 milioni. Il rumore, incubo del Navile: l'ad ha solennemente annunciato che entro l'estate partirà il nuovo piano di procedure di decollo e atterraggio che dovrebbe attenuare l'impatto dell'inquinamento acustico. Però Ventola ha precisato: "Si tratta di un tassello di un percorso non una soluzione definitiva al tema del rumore". Questo è lo stato dell'arte. Molte lamentele dei cittadini riguardano però anche la logistica interna dello scalo lamentando disorganizzazione nelle sale (pochi posti a sedere) e gli eccessivi tempi di attesa per le procedure d'imbarco. Anche qui c'è la promessa di migliorare la situazione.

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