Allagamenti, lo scandalo si ripete

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 16 febbraio 2025 – Il 14/2 dopo poche ore di piogge i tombini della strada che da via San Mamolo sale a Villa Ghigi sono scoppiati riversando l'acqua sulla strada. La causa è dovuta al fatto che la maggior parte delle griglie di scolo è ostruita. Sembra che gli eventi di ottobre non abbiano insegnato nulla, nessun intervento di riparazione o manutenzione è stato fatto durante questi mesi. E il Comune invia sms dicendo che "proseguono le attività di monitoraggio". Le dichiarazioni sulla stampa erano: "sembra che l'acqua provenga da Villa Ghigi..." o "pare che i tombini siano ostruiti...". In cosa consiste il monitoraggio? Marco Rausa

Risponde Beppe Boni

Il linguaggio burocratico non convince granché i cittadini che a ripetizione appena piove per qualche ora vedono una parte della città con le strade trasformate in torrenti, i garage allagati, la circolazione compromessa. Nell'ottobre scorso andò in scena il brutto spettacolo di un fiume di acqua e fango e pochi giorni fa nella zona collinare di San Mamolo il replay. In questi mesi cosa è stato fatto dalla pubblica amministrazione per evitare la stessa situazione? Secondo gli abitanti della zona nulla o quasi. Quindi di nuovo acqua, fango, strade come fiumi. C'è qualcosa che non quadra. Gli enti che si devono occupare della sicurezza idraulica pare siano diversi. Si sono mai incontrati per elaborare un piano rapido che metta in sicurezza la zona? Ad occhio e croce pare di no. Il Comune se la cava pilatescamente dicendo che l'acqua scendeva dalla collina e che il torrente Aposa che scorre nel sottosuolo non c'entra. Stop. Resta il fatto che i tombini esplodono e l'acqua allaga la zona. Una soluzione va studiata o tentata. Chi abita a Bologna segnala anche tante strade con buche e avvallamenti e marciapiedi sconnessi. Prima di scoperchiare il canale Reno e imporre i 30 all'ora sarebbe meglio occuparsi dei dettagli di cui sopra. beppe.boni@ilrestodelcarlino.it voce.lettori@ilcarlino.net