EditorialeBasket, la Virtus perde con Madrid: ma più di così non si poteva fare
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Basket, la Virtus perde con Madrid: ma più di così non si poteva fare

Madrid si conferma una squadra davvero Real ed espugna la Segafredo Arena. Però, nella notte nella quale la Bologna bianconera festeggia il ritorno di Micheal Ray Sugar Richardson, la Virtus dimostra di avere un’identità precisa. E di avere tutte le carte in regola - ieri la presentazione a Palazzo d’Accursio del progetto della nuova arena da 10mila posti che dovrebbe essere pronta a fine 2024 - per continuare a giocare in Eurolega anche nelle prossime stagioni.

In attesa che la politica ed eventuali wild card riaprano a Sergio Scariolo e ai suoi ragazzi la strada per l’Europa di vertice, la Virtus si regala una partita vera con il Real. E se non si riapre davvero - a un certo punto la forbice si riduce a soli 8 punti - è perché la Virtus paga una sciocchezza, una delle tante, di Mam Jaiteh che prima dell’intervallo non solo sbaglia l’ennesimo appoggio, ma offre anche al connazionale Guershon Yabusele la possibilità di insaccare una tripla da venti metri.

Alla fine, forse, il divario è anche ingeneroso, ma la Virtus paga non solo l’inesperienza che il Real Madrid ha, ma pure due lunghi, Jaiteh e Bako che, a questi livelli, non sono da corsa. Spiace soprattutto per il francese che un anno fa, partito come centro di riserva, aveva costruito una stagione importante. Ma nello sport non si può vivere di ricordi e riconoscenza e l’annata di Jaiteh è da etichettare quantomeno come negativa.

La Virtus si tiene stretta il suo capitano: Marco Belinelli, che domani compirà 37 anni, con le triple e tanta voglia ci prova fino in fondo. Non riesce perché gli manca il gemello Milos Teodosic, ma l’opportunità di rifarsi, tra un anno, se le strade saranno ancora insieme, la meriterebbe davvero. Il Real vendica lo sgarbo dell’andata, si impone 79-96, ma la Segafredo Arena si svuota serena. Perché i bianconeri, di più, non potevano fare.