Editoriale

Bologna, c’è un’altra grande da domare

Un punto per migliorare il bilancio dello scorso campionato, due per fare il record dell'era Saputo, sei per l'obiettivo fissato dal patron canadese a inizio stagione. Chissà quanti punti serviranno, invece, per garantirsi quell'ottavo posto che oggi vale un po' di vanità, ma domani - a classifica e tribunali chiusi - potrebbe valere l'Europa. A quattro giornate dalla fine, il Bologna deve scrivere il finale di questa stagione e c'è ancora ampio margine perché sia un gran bel finale. Il treno dei 46 punti, con a bordo anche Toro, Fiorentina, Monza e Udinese, non ammette soste: chi scende un attimo, l'attimo dopo rischia di non risalire più. Ecco perché la partita di domani con la Roma pesa tantissimo. Anche se poi ci saranno le trasferte di Cremona e Lecce, inframezzate dal Napoli in gita scudetto a San Siro. Domani conta esageratamente tanto. Perché una vittoria con la squadra di Mourinho darebbe un bello scossone alla classifica e nobiliterebbe ancora di più una stagione che ha già visto i ragazzi di Thiago battere l'Inter e fermare Lazio, Milan e Juventus. Tutte al Dall'Ara, dove domani i giallorossi arriveranno con tante seconde linee, ma soprattutto la testa all'imminente semifinale di ritorno in Europa League. Europa tua, vita mea.