ll Passante di mezzo, qualora fosse realizzato, sarebbe micidiale per l' impatto sulla città, condannando i bolognesi ad un futuro irreversibile di smog e degrado.
Il sindaco Lepore, anziché condurre battaglie ideologiche, bene farebbe a chiedere responsabilmente che i 3,5 miliardi di costo per un progetto inutile vengano investiti per opere ambientali a contrasto del cambiamento climatico e a tutela della salute pubblica, delle quali il Passante di Mezzo rappresenta la negazione.
Giovanni Casadio
Risponde Beppe Boni
Bologna per tanti versi è una città di dimensioni europee che attira turisti da ogni parte del mondo, è ancora una culla di cultura per la sua università e per la vivacità intellettuale. Sulla viabilità è rimasta indietro, da decenni si arrotola su sé stessa in progetti che si perdono nelle nebbie e non risolvono i problemi del traffico, parcheggi compresi.
Basta osservare, come esempio recente, Fico, la città del cibo. Che possa piacere o no è comunque stata concepita senza un progetto che ne agevolasse velocemente il raggiungimento. Non c'è una navetta su rotaia veloce, che si poteva fare, il percorso principale rimane la tangenziale perennemente trafficata. Il Passante di mezzo è certamente la soluzione peggiore per rendere la circolazione intorno a Bologna più fluida perché si doveva e si poteva ragionare a nord o a sud della città.
Niente da fare. Si è fatta una scelta che porterà più inquinamento da polveri e che risolverà solo parzialmente il nodo del traffico. Amen. A questo punto però non si può tornare indietro perché ripartire da altri progetti e con parte dei lavori già iniziati significherebbe attendere altri anni anni con altri disagi. Bologna città europea, ma non troppo.