Bologna-Roma trabocca di significati. E’ una partita importantissima nell’economia della stagione, tanto per i rossoblù quanto per i giallorossi che condividono il quarto posto. Di fatto, è uno spareggio per un posto in Champions. Scenario da non credere per il Bologna che in estate ha fatto la rivoluzione, con l’addio di tanti big (da Arnautovic a Medel) e l’all-in su tanti giovani, a cominciare da Joshua Zirkzee.
Dalla rivoluzione di Sartori, Thiago ha tirato fuori una squadra capace di arrampicarsi fino al quarto posto, con 25 punti in 15 giornate, la terza miglior difesa, ma soprattutto la consapevolezza di potersela giocare contro tutti. A cominciare dalla sfida alla Roma di Mourinho, maestro di Motta nel triplete interista. E qui c’è l’altra partita nella partita. “Io non credo nella fortuna, Josè si è meritato tutto quello che ha vinto. Io avrò sempre una profonda ammirazione per lui e gli auguro il meglio, tranne contro di noi”, ha detto Thiago, che non si fida assolutamente dei giallorossi orfani delle due stelle, Lukaku squalificato e Dybala espulso.
A spingere, però, il Bologna ci sarà un Dall’Ara che viaggia verso il tutto esaurito, in una domenica dal significato ancora più speciale perché il club e i tifosi renderanno omaggio a Sinisa Mihajlovic, a un anno dalla sua morte.