ANDREA ZANCHI
Editoriale
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Bologna, un futuro per sognare

Dopo la grande festa rossoblù, ora è tempo di pensare al futuro. Ed è tempo di pensare, ancora una volta, in grande. Come l’anno scorso, dopo la conquista della qualificazione in Champions League. Anzi, ancora di più dell’anno scorso, perché è innegabile che il clima che si respira, in città e Casteldebole, è decisamente diverso rispetto a dodici mesi fa, quando alla soddisfazione per il grande traguardo raggiunto si sommavano i dubbi di avere forse fatto il passo più lungo della gamba. La conquista della Coppa Italia (e il ritorno in Europa per il secondo anno consecutivo) ha certificato che il Bologna è tornato definitivamente tra le grandi del calcio italiano, ed è da questa consapevolezza che bisognerà ripartire. Sul mercato, in campo e pure sugli spalti. Saranno necessarie forse un paio di cessioni tra i protagonisti dell’impresa di quest’anno, ma c’è la consapevolezza che c’è una struttura tecnico-societaria già al lavoro per sostituirli degnamente, così come per approntare una squadra che – per numeri e qualità complessiva – possa arrivare in fondo a tutte le tre (pardon, quattro, ci sarà anche la Supercoppa) competizioni in cui saranno impegnati i rossoblù. In attesa della fumata bianca sul rinnovo di mister Italiano, rispetto all’anno scorso c’è una parola chiave che potrà fare la differenza: continuità. Di uomini, di lavoro e di ambizioni. Questo ciclo si è appena aperto, continuiamo a sognare tutti insieme.