Editoriale

Bologna, una spinta verso l’Europa

Ventuno anni di attesa. Troppi per non sognare una rivincita. Troppi per non pensare che questo Bologna, che sente il profumo d’Europa, voglia sgambettare i campioni d’Italia. Magari approfittando del fatto che Stefano Pioli – a proposito, con lui alla guida del Bologna, più di dieci anni fa, i rossoblù raggiunsero quota 51 (punti) – sembra intenzionato a un massiccio turn-over, pensando soprattutto alla sfida di martedì, a Napoli. Il ritorno di Champions League.

Ecco, il Bologna ha l’occasione ghiotta di mandare al diavolo il Milan, approfittando del fatto che forse i rossoneri saranno distratti dall’idea della Champions.

Ma raccontarla così, però, appare non solo riduttivo, ma in fondo pure limitante per un Bologna che Thiago Motta ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Da giocatore Thiago era il classico centrocampista d’ordine, senza trascurare però la giocata di fino e, perché no, di genio.

Il Bologna nella sua versione di Thiago è proprio così: equilibrato, coperto in difesa e capace di grandi fiammate. Thiago, per di più, oltre a dare un gioco, è stato capace di valorizzare anche il parco giocatori che gli è stato messo a disposizione. Certo, ogni tanto c’è la ’pulce’ (nell’orecchio) Arnautovic che fa sussultare.

Ma sono minuzie, perché il gruppo esegue gli ordini del mister. Lo fa con entusiasmo e passione. E i risultati vengono. E verranno al Dall’Ara tanti tifosi. Ne sono attesi tanti. Forse non sarà tutto esaurito, ma saranno davvero tanti, dalle 15, a spingere il Bologna. Per mandare al diavolo il Milan. Per sognare un futuro in Europa.