BEPPE BONI
Editoriale
Editoriale

Bus e biglietti, penalizzati gli anziani

Segnalo la novità dei City pass con QR code introdotti da Tper. Il nuovo biglietto può essere validato solo tenendolo in una precisa posizione, quindi bisogna che il passeggero sia ben fermo sulle gambe. Non è facile per chiunque vista la guida a strattoni di molti conducenti, ma ancor più arduo per gli anziani. Mia mamma ha 90 anni, è in discreta salute e potrebbe prendere l’autobus, ma non se avanza a singhiozzo.

Roberta Mazzanti

Risponde Beppe Boni

Un indizio non è una prova, ma decine di indizi e di proteste possono esserlo. In redazione arrivano raffiche di lettere di cittadini spazientiti, se si sale in autobus nelle ore di punta si sentono rosari di frasi irripetibili, gli anziani sbuffano e fanno come possono. Invitiamo i vertici di Tper ad un esame di coscienza. Se tante persone protestano (oltre ai ritardi per il delirio dei cantieri) per la difficoltà di certificare il biglietto dovendolo fare con la mira di un tiratore scelto qualcosa di vero ci sarà. E con un po’ di buonsenso bisognerà prenderne atto. Gli scossoni in bus sono normali e non sempre addebitabili alla guida incerta di un autista, ma anche di questo aspetto bisogna tenere conto. Dover poi collegarsi al sito del gestore per verificare quante corse rimangono nella tessera elettronica lascia stupefatti. Quanti anziani sopra gli 80 anni sono attrezzati con un computer da poter verificare, una volta a casa, le corse rimanenti? Risposta facile da lascia o raddoppia: pochi. Possibile che non si possa allestire un lettore che dica sul momento lo stato dell’abbonamento? Forse saprebbe rispondere anche l’intelligenza artificiale. Meglio consultarla. Gli anziani che utilizzano il bus ringraziano.

mail: beppe.boni@ilrestodelcarlino.it, voce.lettori@ilcarlino.net