Editoriale

Carcere duro per chi truffa gli anziani

Gli anziani sono di continuo vittime di truffe e raggiri. Non ci sono solo gli avvicinamenti in strada, falsi tecnici, falsi avvocati, false vincite, ma certi vigliacchi inventano anche falsi e sedicenti nipoti con malattie, bisognosi di cure che aql telefono chiedono soldi. Un anziano che sente un nipote sofferente è facilmente ingannabile, occorrerebbe invece rimanere calmi e smascherare questi maledetti con poche e precise domande. Bisognerebbe riuscire a spiegare che non è consegnando contanti e gioielli a sedicenti incaricati che si accede a strutture sanitarie anche private ma con prenotazioni e pagamenti tracciabili.

Stefano Serafini

Risponde Beppe Boni

Coloro che raggirano e derubano gli anziani sono la peggiore categoria di delinquenti. Questi vigliacchi andrebbero puniti commisurando la pena alla gravità morale, oltre che materiale, del gesto compiuto. Mazzate forti, in senso giudiziario ovviamente. Purtroppo la proporzione, anche applicando tutte le aggravanti, non è mai rispettata. Se si facesse un referendum credo che tutti i cittadini sarebbero per sbattere in galera subito, ancora prima di processo ed eventuale condanna, chi se la prende con le persone fragili. Detto ciò va sottolineato che l'opera di educazione, prevenzione, avvertimento delle forze dell'ordine è altrettanto forte dell'impegno sulla repressione. I carabinieri fanno lezione agli anziani nelle parrocchie e nei centri sociali, idem la polizia. Il questore di Bologna, Antonio Sbordone, ha fatto realizzare un paio video da mostrare agli anziani con gli agenti che si improvvisano attori e di volta in volta si fingono, recitando, vittime e truffatori proprio per mostrare le tecniche più frequentemente adottate dai delinquenti seriali. Le scene sono poi seguite dai consigli di un commissario, Letizia Guadagnino. I video con le lezioni anti truffa vengono diffusi sui social network della polizia, sui siti web di informazione e sulle televisioni. Ottima lezione.

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