Editoriale

Cimiteri e incuria, brutto spettacolo

Ho documentato con fotografie lo stato di degrado e di incuria del cimitero di Calcara-Valsamoggia. Ditemi se è possibile una indecenza del genere. Muri sbrecciati e umidità diffusa quasi ovunque. Non parliamo poi degli altri cimiteri della Valsamoggia, come Bazzano e Monteveglio. Non ho parole. La parte vecchia del cimitero di Calcara è intatta come fu costruita nel 1900. Da 60 anni a questa parte non c'è traccia di un intervento di manutenzione, tutto come prima.

Massimo Mattioli

Risponde Beppe Boni

L'incuria dei cimiteri è purtroppo molto diffusa nei paesi della provincia. Sembra quasi che le amministrazioni comunali si dimentichino di questi luoghi che invece esigono rispetto e attenzione. Qua e là affiora qualche promessa durante le campagne elettorali poi si torna nell'oblio. Sarà che i morti non votano e interessano meno, però votano i vivi che sono poi i parenti dei defunti.

Non c'è bisogno dell'intervento con Pnrr per rimediare nella maggior parte dei casi. Bastano un paio di buoni muratori che con calma e il tempo che serve almeno mettano una pezza alle situazioni più compromesse. Il senso civico di una società si misura anche dal rispetto dei luoghi che ricordano chi non c'è più. Fanno tenerezza a volte le tombe abbandonate che non hanno più i vivi che possono curarle e tenerle in ordine. Suscitano rabbia e amarezza invece i cimiteri vittime dell'incuria degli uomini che dovrebbero invece mantenerli con decoro.

Care pubbliche amministrazioni che lasciate nel degrado questi luoghi di silenzio datevi una mossa. Prendete in mano cazzuola, cemento e secchiello. I cari estinti vi aspettano, i vivi ringraziano.

beppe.boni@ilrestodelcarlino.it

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