Cimiteri, sempre più fiori di plastica

La lettera. Risponde Beppe Boni

Occorrerebbe sapere che esiste il divieto di vendita di piante e fiori con confezioni di plastica non riciclabili e non biodegradabili. Tanto che i fiori destinati ai vari cimiteri, spesso vengono effettuati con stoffe di buona qualità .Il problema è la cattiva gestione dello smaltimento e la dispersione di rifiuti nell'ambiente. La plastica non è cattiva in sé poiché viene opportunamente utilizzata nell'industria con notevoli vantaggi economici.

Giampaolo Corsini

Risponde Beppe Boni Lo hanno confermato anche i gestori dei chioschi presenti come sempre, per esempio, dinanzi al cimitero monumentale della Certosa a Bologna e gli altri della provincia nei giorni dedicati alle persone care scomparse: si vendono meno fiori veri e si allarga la consuetudine di onorare i propri defunti con fiori di plastica o di seta. I fiori naturali sono un omaggio insostituibile, che da sempre onora con freschezza il ricordo di chi non c'è più. Quasi tutti i cittadini continuano a farlo sapendo che poi è altrettanto corretto ed educato toglierli quando rinsecchiscono. Sempre più spesso però si utilizzano alternativamente quelli di plastica o di seta. In realtà esiste il divieto di vendita di piante e fiori con confezioni di plastica non riciclabili e non biodegradabili, provvedimento che può essere giudicato discutibile. Il problema vero non è l'utilizzo ma lo smaltimento della plastica e dei materiali non biodegradabili. Anche al cimitero, per rispetto al decoro del luogo e per buonsenso, è necessario effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. E' corretto dal punto di vista ambientale ed è contemporaneamente un segnale di attenzione. E ciò vale anche per corone e fiori ormai degradati che a volte restano per giorni dinanzi alle tombe e alle lapidi offrendo uno spettacolo non bello. Quasi tutti i comuni hanno adottato contenitori per lo smaltimento differenziato dei rifiuti e perfino i più piccoli (per esempio paesi come San Giorgio di Piano in provincia di Bologna) diffondono il vademecum per l'utilizzo: il mazzo di fiori secchi (fiori nel verde e cellophane nella plastica); il vasetto con piantina secca (piantina e terra nel verde e vasetto nella plastica); Lumini con candela di cera (contenitore nella plastica e candela nell’indifferenziato); Fiori di plastica (nel bidone dell’indifferenziata); Stracci, spugne (raccolta indifferenziata); Vasi in terracotta (raccolta indifferenziata); Carta da giornale e carta velina che avvolge i fiori (nel bidone della carta).

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