Ad occhio e croce mi pare di aver visto un calo di turisti in città nei giorni precedenti e durante il ponte di Pasqua. Forse le turbolenze mondiali ed economiche hanno disincentivato i visitatori? Oppure il modello turistico che offre la nostra città segna il passo? La mia è semplicemente una sensazione su cui però vale la pena di interrogarsi. Per fortuna intanto abbiamo il Bologna calcio che ci regala grandi soddisfazioni.
Battista Borelli
Risponde Beppe Boni
I turisti hanno affollato Bologna, missione compiuta, nessun calo. Il turismo a Bologna e dintorni nel ponte pasquale ha fatto centro: alberghi pieni, ristoranti affollati (ce ne sono per tutte le tasche), turisti in coda nei monumenti e negli angoli più suggestivi del centro storico nonostante i cantieri e la difficoltà a spostarsi anche in taxi per le deviazioni della circolazione. Significa che il modello Bologna funziona a dispetto di chi sostiene che si punta troppo sull’aspetto gastronomico. Certo, ovunque ci sono tortellini e taglieri ma è proprio questo, insieme alle bellezze architettoniche, che piace delle Due Torri. Ma accanto al tour cittadino ha funzionato bene anche l’opzione campagna. Gli agriturismi delle colline bolognesi possono sfidare quelli della Toscana. Piatti tipici e degustazioni di vino hanno deviato nel verde una gran parte di turisti, molti dei quali stranieri. Anche questa è una formula vincente che bisogna valorizzare di più e meglio. Mettete le ali alla vostra Vespa (se la possedete) come Cesare Cremonini nella canzone che esalta i colli bolognesi, altrimenti mettetevi al volante e con la mappa delle degustazioni e degli agriturismi dove si mangia e si beve bene avrete soddisfazione. Brindisi.
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