Bologna, 15 dicembre 2023 – Credo che sia ora di fermare questa estenuante diatriba polemica tra i partiti bolognesi o nazionali sulla Torre Garisenda. Quotidianamente leggiamo da una parte e dall'altra che è tutto sbagliato. Costi non precisati, verbali nascosti. Penso che non sia giusto continuare in questa strada. La Garisenda è di Bologna, dei bolognesi. La politica in questa maniera non ottiene nessun risultato. Serve una richiesta di reciproche scuse. Personalmente posso dire che è ora di finirla con questa brutta manfrina politica.
Francesco Brighenti
Risponde Beppe Boni
Il problema Garisenda c'è, nessun dubbio. Anzi, i problemi sono due e vanno possibilmente tenuti distinti affinché l'uno non contribuisca ad offuscare l'altro. Garisenda è ammalata di instabilità e quindi bisogna fare tutto ciò che è necessario per partire con i lavori di restauro che saranno comunque molto lunghi. Bisogna farsene una ragione. E se , come sta avvenendo, la città partecipa in modo consistente alla raccolta fondi è un altro aspetto positivo che bisogna incentivare. Servono milioni , ma le casse del Comune non sono così fornite da coprire senza pensieri tutti i costi. Ieri, intanto, anche Genus Bononiae, il Museo che racconta Bologna, ha aderito alla campagna di raccolta fondi per le Due Torri. Ha destinato infatti una parte del ricavato della vendita dei 'biglietti open' della mostra su Concetto Pozzati in corso a Palazzo Fava fino all'11 febbraio 2024. Fino al 6 gennaio, spiega ancora la società della Fondazione Carisbo, per ogni biglietto acquistato, 1 euro confluirà nella raccolta. Poi ci sono le eventuali responsabilità per allarmi sottovalutati e ritardi nel mettere in moto la macchina dei soccorsi per la Grande malata. Dal 2018 in poi i tecnici interpellati hanno messo nero su bianco che la situazione stava aggravandosi. Eppure solo adesso è scattata l'emergenza. Se qualcuno ha dormito o ha agito al rallentatore e fuori tempo dovrà risponderne, almeno politicamente. Fdl ha presentato un esposto alla Procura ipotizzando anche possibili danni erariali. Si vedrà. Ora però bisogna concentrarsi sul restauro, un'opera grandiosa che deve impegnare i migliori tecnici strutturisti sul mercato e trovare le migliori soluzioni per alleviare i disagi (inevitabili) con cui deve fare i conti Bologna. Qui la politica non deve litigare, ma al contrario siglare un patto di alleanza. Sul resto ognuno può procedere per conto proprio. Inevitabile. Maggioranza e opposizione hanno le loro logiche.